La vittoria di Thomond Park ha mandato un messaggio: i ragazzi di Pat Lam sono diventati grandi
DUBLINO – Nell’Irlanda che ancora fattica molto a riprendersi dall’hang over post mondiale c’è una franchigia che va controtendenza, vivendo il proprio miglior momento di sempre: è Connacht, capolista del Pro 12 con 32 punti, frutto di sette vittorie (tante quante spesso ne metteva insieme in una stagione intera) e una sola sconfitta. La squadra allenata da Pat Lam ha definitivamente conquistato l’attenzione di tutto il mondo rugbistico irlandese sabato scorso, andanto a vincere a Thomond park, cosa che non accadeva da 29 anni.
La vittoria di Limerick è stata un esame di maturità superato a pieni voti. Il 18-12 finale infatti non rende l’idea della differenza in campo fra le due squadre. Senza la generosissima meta tecnica concessa dall’arbitro ai rossi di casa al 66’ infatti la vittoria sarebbe stata più agevole. Connacht ha avuto sempre il controllo della partita, facendo pochissimi errori e costringendo Munster a faticarsi ogni possesso. Una prestazione fatta di grande precisione nei passaggi e un gioco essenziale senza essere mai noioso, anzi. Tutte cose che nel tempio sacro di Thomond park sono riservate solo alle grandissime squadre. Vero che la Red Army di questo primo scorcio di stagione è parecchio sbiadita, a volte si fatica a vedere la mano dell’allenatore, ma questo non toglie niente ai meriti di una squadra che ha tutte le intenzioni di restare nei quartieri alti fino alla fine della stagione.
Dietro questi risultati, come sempre nel rugby, c’è programmazione e lavoro serio. Un allenatore, Pat Lam, dalle poche parole e il tanto lavoro, capace di valorizzare molto e velocemente i giocatori a sua disposizione. I due più famosi sono Robbie Henshaw e Kieran Marmion. Il centro è desiderato da moltissime squadre ma non lascerà l’Irlanda, quindi è destinato a trasferirsi a Munster o, più probabilmente, a Dublino. Marmion invece ha creduto nelle potenzialità di crescita della franchigia e ha appena firmato il rinnovo fino al 2018, garantendosi quel posto da titolare che si sarebbe dovuto conquistare a Limerick (Murray) e a Dublino (Reddan e McGrath, uno dei quali affronterà a capodanno giocandosi un posto in panchina contro il Galles a febbraio). Dietro di loro questa prima fetta della stagione ha fatto vedere alcuni giocatori promettenti: su tutti il pilone Denis Buckley e i terza linea James Connolly e Eoghan Masterson.
A questo punto Connacht può seriamente puntare a due qualificazioni importanti: ai play off di Pro 12 e alla Euro Champions del prossimo anno. Molto dipenderà dalle prossime settimane. Questa sera venerdì 4 dicembre trasferta insidiosa a Cardiff, dopo la parentesi europea due derby consecutivi: in casa contro Ulster il 26 dicembre e a Dublino il 1 gennaio. Soprattutto quest’ultima gara dirà molto. Leinster ci arriverà doppio il doppio confronto europeo contro Tolone e il derby contro Munster in trasferta (non sarebbe strano fossero tre sconfitte consecutive), quindi sputerà sangue prima di perdere l’incontro. Per Connacht il difficile inizia ora, quando sei capolista tutti vogliono batterti e la vittoria di Limerick è costata una frattura alla mano a Henshaw. Starà fuori sei settimane, quindi niente Ulster e Leinster.
di Damiano Vezzosi
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