Partono i workshop di sensibilizzazione. Sulla nuova sede, invece, c’è l’impegno del CONI
Si è tenuta a Roma la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “FIR Integrity Tour”, progetto di educazione e prevenzione contro il match-fixing varato dalla FIR in collaborazione con SportRadar. Un dato più forte che emerge dall’agenzia specializzata nel monitoraggio dei flussi di betting sportivo sono i 200 milioni di Euro puntati in occasione della Rugby World Cup 2015, mentre quello che più ci riguarda da vicino dice che “il Campionato italiano di Eccellenza ha generato un turnover – a livello mondiale – di quasi 20 milioni di euro, per una media di circa 150mila euro per ogni singolo match“. Per “contribuire alla tutela dell’integrità del rugby e per garantire una adeguata formazione dei propri tesserati” la FIR ha avviato con il supporto dell’Associazione Italiana Rugbysti il programma “FIR Integrity Tour”, rivolto nelle fasi iniziali alle squadre di Eccellenza e con l’obiettivo di “difesa dei valori etici e per la prevenzione ed il contrasto di ogni forma di manipolazione dei match ai fini fraudolenti, attraverso specifiche e mirate attività di controllo e di formazione”. Il percorso sarà portato avanti attraverso workshop di formazione per gli affilati, affinché vengano sensibilizzati sulle rischiosità connesse al match fixing. Non solo, SportRadar “metterà a disposizione della Federugby il suo avanzato sistema di monitoraggio – il Fraud Detection System – per tenere costantemente sotto controllo i flussi di scommesse dei mercati globali sul campionato di Eccellenza, in modo da intervenire con tempestività in caso di movimenti anomali nelle giocate“. Queste le parole del Presidente Gavazzi: “L’integrità del nostro sport è alla base dei nostri valori istituzionali. L’Eccellenza è il massimo campionato nazionale ed una tappa cruciale nel percorso di formazione: anche per questo, garantire una corretta educazione sul match fixing e sulla necessità di mantenere una positiva immagine di FIR e del rugby in generale è per noi fondamentale”. Parole di soddisfazione anche da Stefano Di Salvatore, Presidente AIR, che ha ricordato “l’attenzione e la volontà della FIR di investire, non solo economicamente ma anche in formazione, nell’Eccellenza e sulle risorse umane che la animano”.
A margine della conferenza, il Presidente FIR è tornato su un tema ultimamente al centro del dibattito, quello della nuova sede. In particolare, ha fatto sapere che l’acquisizione dei primi due piani dell’immobile spetterebbe al CONI che li destinerà ad altre Federazioni, con una sostanziale diminuzione dell’impegno spettante alla FIR. Gavazzi ha poi ribadito l’intenzione di spingere su marketing e merchandising, portando l’esempio della Scozia che nonostante i numeri di partenza inferiori in termini di bacino riesce a dare maggior peso a queste due importanti voci. Sempre a questo proposito, il numero uno FIR ha stimato raggiungibile l’obiettivo di quota 50 milioni di Euro annui di budget.
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