Il CEO della federazione down under vuole l’assegnazione “prima del 2031”, magari già nel 2023. Però…
Italia, Irlanda, Sudafrica e Francia. Sono queste le candidate per l’assegnazione del Mondiale 2023, una corsa a quattro confermata anche da World Rugby che nel 2017 deciderà in via ufficiale chi organizzerà l’evento.
Eppure dalle pagine del Sydney Morning Herald il CEO della federazione australiana Bill Pulver si dice sicuro che la terra dei canguri tornerà ad organizzare una Rugby World Cup “prima del 2031”, che l’ARU “tiene monitorata” la situazione delle candidature per le edizioni 2023 e 2027 e che “non è sicuro che l’Australia presenterà la candidatura per il 2023” (ma le documentazione di intenti non andava presentata entro la fine di giugno?).
Poi però corregge un po’ il tiro, dopo aver sottolineato che il Sudafrica sta presentando una “candidatura aggressiva” e che quindi “alla fine, forse, l’opzione migliore” sarà quella del 2031. La confusione non sembra mancare down-under…
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