Quarta tappa veneta del nostro viaggio nelle società cadette
Prosegue lo speciale dedicato alle società che militano in Serie A. Ecco il Rugby Paese.
Un po’ di storia
Nel 1956 Giuseppe D’Ambrosi e Antonio Piccoli, assieme agli amici, dopo contatti presi in Federazione, fondarono il Rugby Paese.
Messo su un gruppetto di ragazzi, cominciarono a ritrovarsi presso il campetto parrocchiale, sotto la guida di un primo tecnico Livio Zava, che il Comitato aveva inviato a Paese. Il Dott. Livio Zava fu anche il primo presidente ufficiale del Paese. Si giocò cosí per tre anni, ma la bella favola sembrava dovesse finire: erano infatti anni di crisi per l’economia nazionale e Paese non faceva eccezione. Molti giovani dovettero emigrare e cercare lavoro all’estero; la squadra così decimata almeno nei suoi due terzi, diede forfait al campionato. Non si giocò piú a rugby per 2 anni, ma il destino rugbystico di Paese era ormai segnato, dato che nel 1961 Armando Brunetta rifondò la società, coadiuvato da un altro “pioniere” del rugby Paese: Bruno Colusso.
Correva l’anno 1976; di questa bella realtà, che è l’attuale Rugby Paese, Giampaolo Pavin diventò l’artefice più importante. Sue sono state le iniziative nel settore giovanile e del mini-rugby, sua è stata la trasformazione di uno sport, da sempre giocato nel fango, ad uno disputato in un prato erboso, con conseguente aumento della spettacolarità. Sono seguiti poi i 7 anni di De Nardi, alla guida tecnica, che ha portato la squadra ai vertici nazionali.
Un lavoro che è stato poi proseguito da Gianni Vendramin dal 1982 al 1997 nei così detti “anni del Mel”: la promozione in serie A2 del 1986, una lunga e onorata militanza nel secondo torneo nazionale, interrotta solo da due brevi intermezzi di purgatorio in B, e l’apice di risultati di tutti i cinquant’anni di storia con il sogno di approdare in A1 svanito negli spareggi con il Bologna del 1994.
Alla vigilia del campionato 1997/98 il rugby paesano si è ritrovato improvvisamente orfano del suo allenatore e della sua figura più carismatica. Nella stagione 1997/98 il Paese disputa una buona prima parte di stagione guadagnandosi l’accesso alla poule promozione che poi disputa svogliatamente. Qualcosa non funziona più. Lo si vede anche l’anno seguente quando i Canguri vengono chiamati a conquistarsi la salvezza in un infuocato spareggio a tre con il Colleferro e con il Catania. Va male con il Colleferro e per salvarsi il Paese è costretto a vincere a Roma contro il Catania. Con i siciliani è il quinto match in pochi mesi. Il Paese azzecca quel giorno una prova perfetta, la giornata romana resterà scolpita nella memoria dei protagonisti come una delle grandi soddisfazioni della storia recente. Lo spareggio con il Catania è però allo stesso tempo il capolinea dello splendido viaggio degli anni Novanta. La forza del Paese è stata forse, allo stesso tempo, un limite per i giocatori più promettenti che hanno rinunciato a salire di categoria per non lasciare il rassicurante ambiente rossoblu, fin dal caso di Massimo Bergamin. Il capitano chiude la carriera alla fine della stagione 1999-2000 dopo 23 anni di onoratissima militanza con i Canguri.
Dopo l’epico spareggio di Catania la società vive un’estate molto calda, con un soffertissimo passaggio di testimone nella dirigenza. Il nuovo gruppo che traghetterà il Paese nel nuovo millennio fino ai giorni nostri comprenderà negli anni diversi “figli d’arte”: Paolo Pavin, Davide Vendramin, Pierluigi Pozzebon assieme ad alcuni dei giocatori e dirigenti più rappresentativi come Piva, Condotta, Boffo e Durigon. Nel 2000 arriva anche la retrocessione in serie B. Nell’annata 2000/01 il Paese ha uno nuovo sponsor, il Gruppo Padana, ed un nuovo allenatore, Roberto Buso. Il Paese disputa un ottimo campionato finendo a pari punti con il Mogliano. Si va allo spareggio-promozione e per un soffio il Paese non passa (32-23) ma il ritorno in A2 è comunque rimandato di un solo anno. Nella stagione seguente i Canguri ingaggiano e vincono un duello a distanza con il VeneziaMestre e chiudono il torneo in scioltezza. Il Paese gioca quindi per due stagioni in A2 (2002/04) ma il rugby sta cambiando velocemente. Non va bene e l’esperienza del semi-professionismo è stata una severa lezione per la società rossoblu.
Nella stagione 2004/05 sarà di nuovo Mario Stella a guidare la prima squadra seguito poi da Giorgio Troncon nella stagione successiva e da Renato Rossi dal 2006 al 2008. In questi anni il Paese disputa dei discreti campionati in Serie B rimanendo sempre in medio-alta classifica. Dalla stagione 2008/09 arriva Giovanni Zaffalon a guidare la prima squadra. La società ha un progetto triennale con il nuovo coach e previsione più azzeccata non poteva essere. E’ infatti con la terza stagione che il Paese riesce a vincere il girone Nord-Est di Serie B grazie ai giovani cresciuti nel vivaio ed ai nuovi arrivi come Cadorin, Signori e Pozzebon e accedere ai playoff per la promozione. Qui i Canguri sfideranno vittoriosi la Capitolina di Roma ottenendo così dopo la promozione in serie A2 dopo 7 anni.
Al termine della stagione 2012/13, anno in cui la guida della squadra viene affidata a Mario Pavin, la dirigenze decide, nonostante l’ottimo 6° posto raggiunto in classifica del girone 2 di Serie A e probabilmente il miglior campionato del Paese degli ultimi 15 anni, di chiedere alla F.I.R. la retrocessione in Serie B per motivi economici. Richiesta che verrà accettata il mese successivo. Nella stagione 2013/14 il Paese conclude la stagione regolare al secondo posto dietro la corazzata Tarvisium. Ai playoff i canguri mancano la promozione in Serie A a favore del Piacenza.
La promozione arriva l’anno successivo nella stagione 2014/15 quando il Rugby Paese dopo essersi classificato al 2° posto nel girone 3 di Serie B, sconfigge ai playoff promozione il Rugby Parabiago rimontando la sconfitta dell’andata subita in casa con una vittoria in trasferta di 38-15 con la quale si aggiudicò l’approdo in Serie A.
Bacino di riferimento
Provincia di Treviso: Comuni di Paese, Istrana, Morgano, Treviso, Castelfranco, Quinto di Treviso, Trevignano e Santa Lucia di Piave.
Provincia di Padova: Trebaseleghe
Giocatori e allenatori celebri
Allenatori: Gianni Vendramin, Oscar Collodo, Giorgio Troncon, Mario Pavin
Giocatori: Francesco Mazzariol, Fabio Semenzato, Walter Pozzebon, Michele Visentin, Paolo Buso, Flavia Severin, Ornel Gega, Enrico Ceccato
Arbitri: Marius Mitrea
Momenti più importanti
1979: Promozione in Serie B
1986: Promozione in A2
S.S. 2012/13 miglior campionato del Paese degli ultimi 15 anni e retrocessione volontaria in B per motivi economici
Playoff ritorno 2014/15 contro il Parabiago: miglior partita del Paese degli ultimi anni
Palmares
Seniores: Promozioni in Serie A 1986-89-92-2002-11-15
Obiettivi Prima Squadra 2015/16
Salvezza. La squadra è molto giovane ed inesperta, alcune defezioni tra i veterani ci stanno creando qualche problema ma una volta risolti non siamo lontani dal livello delle altre squadre.
Rosa squadra serie A
Avanti: Eros Caeran, Gianluca Deoni, Luca Zara, Dusan Berisa, Alessandro Simionato, Sebastian Secolo, Christopher Secolo, Luca Pagotto, Marco Serrotti, Stefano Borsato, Francesco Cavallo, Marco Rufoloni, Jurgens Durigon, Enrico Ceccato, Giovanni Carraretto, Alberto Boffo, Angelo Gigliodoro, Gianmarco Bottaro, Michele Cosmo, Federico Dal Zilio, Andrea Fornarolo, Marco Grippo, Nicholas Piva, Riccardo Zaffalon, Andrea Zanatta.
Trequarti: Pietro De Rovere, Riccardo Brunello, Michele Zanatta, Lorenzo Riato, Paolo Furlan, Davide Gaiba, Mattia Geromel, Marco Bordini, Enrico Passuello, Giacomo Casarin, Marco Tonon, Flavio Agnoletto, Maxim Ceban, Andrea Gritti, Federico Zanatta, Ivan Moro, Mattia Mazzariol, Giovanni Lazzari, Giordano Rizzato
Puntate precedenti: Reggio Emilia, Unione Rugby Capitolina, Pro Recco, Gran Sasso, Cus Torino,Valpolicella, Udine, Colorno, Primavera, Casale, Tarvisium, Cus Roma, Junior Brescia, Cus Genova.
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