Il terza linea, in scadenza, fa un bilancio dell’esperienza in terra ducale e “prenota” altre stagioni
In un’intervista rilasciata a sportparma, il terza linea delle Zebre Andries Van Schalkwyk fa il punto della stagione dei bianconeri e in generale della sua esperienza in terra ducale. Si parte dalla vittoria contro la Benetton, arrivata grazie ad una sua meta in extremis (“Abbiamo fatto un grande sforzo tutti insieme negli ultimi minuti tenendo palla per 30-35 fasi; poteva segnarla chiunque”), e che ha confermato il buon avvio di stagione della squadra: “Le Zebre sono cambiate in ogni stagione, ma in questa c’è veramente un tutt’uno […] siamo tutti piccoli pezzi dell’ingranaggio e il rugby è così, non c’è spazio per prime donne […] negli ultimi tre mesi siamo cresciuti molto con Gianluca Guidi, siamo confidenti, cresciamo come sistema di gioco“. Tra i giocatori passati dal Lanfranchi, Van Schalkwyk è certamente uno di quelli che per consistenza e continuità di performance ha meglio impressionato. Il suo contratto scade al termine della stagione, ma nel futuro non gli dispiacerebbe restare: “Non so se rientrerò nei piani dello staff tecnico in ogni caso io sono felice qui“.
Infine, un cenno alla chiamata per lo stage in azzurro in vista del Sei Nazioni: “Io non guardo a febbraio o marzo: dovrò stare bene anche allora, non soltanto adesso per cui mi alleno bene, spero di non infortunarmi, mangio bene, dormo molto poi vediamo: io gioco per il bene delle Zebre poi se allo staff della nazionale piace come gioco e mi chiameranno sarò molto felice”.
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