I veneti hanno molto più possesso ma marcano solo nel finale. Bianconeri ottimi in difesa e nel gioco tattico
La prima azione del match è un multifase biancoverde che non guadagna metri e si esaurisce in un velo. Sulla touche successiva dal primo impatto il placcatore non rotola e Canna mette i primi tre punti del derby. Treviso reagisce con una bella iniziativa di Barbini, che duramente placcato si rialza trovando sguarnito il breakdown ma dopo il buco la terza linea di casa forza in pieni 22 ospiti un offload che finisce tra le mani bianconere. I veneti restano avanti ed impostano una serie di pick and go ad un passo dalla linea di meta. Le Zebre difendono bene ma in fuorigioco, ed Hayward impatta lo score. Nei minuti successivi lunga azione con calcio stoppato, due turnover ball e vantaggi concretizzati, ma nessuna delle due squadre trova lo spazio per rendersi pericolosa. Dopo la sfuriata, lungo ping pong tattico che finisce con l’avanti di Van Zyl dopo bel recupero del proprio up and under. Per smuovere il tabellino serve un improbabile calcetto di Canna, che viene placcato e i cui compagni di squadra intervengono in fuorigioco. Il calcio di Hayward va però sul palo, le Zebre risalgono metà campo alla mano e godono di una touche nei 22. Van Schalkwyk si stacca da una non maul (perché non contesa) ma l’intervento di Iannone salva la meta in extremis. La successiva mischia ai cinque è vinta dai bianconeri, Van Schalkwyk arriva corto ma nella raccolta Burgess schiaccia indisturbato. A due dal termine Casellato cambia Harden, due volte punito da Owens, con Manu. L’ultima azione del tempo è una touche storta di Treviso. I primi quaranta si chiudono così sull’8-3 Zebre, che col minimo sforzo sono avanti su una Benetton con più possesso ma poche volte pericolosa.
Dopo la prima azione della ripresa Canna esce zoppicando sostituito da Padovani. Il pallino del gioco resta nelle mani di Treviso, che si installa nella metà campo bianconera ma deve fare i conti con una difesa in avanzamento e con alcuni errori che vanificano gli sforzi. Le Zebre risalgono il campo, rubano una touche e guadagnano punizione da una mischia ordinata. Padovani va per i pali e non sbaglia, portando i suoi sopra break. Si riprende con il ping pong tattico, che vede il triangolo ducale ben posizionato e tranquillo nella gestione, anche perché i calci veneti non portano pressione consentendo agli ospiti di vendere metà campo. Poco dopo l’ora di gioco la prima vera azione ospite nei 22 di casa si esaurisce in un calcetto di Garcia ben annullato da Christie. L’ovale è ancora della Benetton e l’intensità dello scontro fisico si alza notevolmente, McLean trova il break e sugli sviluppi dell’azione Andrea Pratichetti sembra andare oltre ma è tenuto alto da Van Zyl e Padovani. C’è un vantaggio che i Leoni giocano velocemente restando in pieni 22 senza successo ma arriva un altro fuorigioco. Treviso va in touche cercando il bersaglio grosso con la cassaforte fermata irregolarmente e sugli cui sviluppi Fuser rimane infortunato uscendo dal campo. La successiva maul non va, Treviso ci porta coi pick and go e vicino al breakdown e ad otto dal termine arriva la meta alla bandierina con Smylie che non convertito vale l’8-11. Due minuti più tardi sul calcione alto di Palazzani Van Schalkwyk va per il recupero, l’ovale è trasmesso a Toniolatti che schiaccia un secondo prima di essere portato fuori da Christie. Finisce 18-8.
Benetton: Luke McLean, Andrea Pratichetti, Enrico Bacchin, Alberto Sgarbi, Tommaso Iannone, Jayden Hayward, Chris Smylie, Alessandro Zanni (c), Francesco Minto, Marco Barbini, Tom Palmer, Marco Fuser, Rupert Harden, Ornel Gega, Matteo Zanusso.
A disposizione: Davide Giazzon, Alberto De Marchi, Salesi Manu, Teofilo Paulo, Robert Barbieri, Abraham Steyn, Alberto Lucchese, Samuel Christie.
Marcatori Benetton
Mete: Smylie (72)
Conversioni:
Punizioni: Hayward (13)
Zebre: Guglielmo Palazzani, Dion Berryman, Ulrich Beyers, Gonzalo Garcia, Kayle Van Zyl, Carlo Canna, Luke Burgess, Andries Van Schalkwyk, Johan Meyer, Jacopo Sarto, George Biagi (cap), Marco Bortolami, Dario Chistolini, Tommaso D’Apice, Andrea Lovotti
A disposizione: Oliviero Fabiani, Andrea De Marchi, Guillermo Roan, Valerio Bernabò, Jean Cook, Giulio Toniolatti, Matteo Pratichetti, Edoardo Padovani
Marcatori Zebre
Mete: Burgess (34), Toniolatti (75)
Conversioni: Padovani (75)
Punizioni: Canna (4), Padovani (53)
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