Per l’estremo trevigiano “è fondamentale voltare pagina”. E sul ruolo di apertura, sul Sei Nazioni e sul Pro12…
Nel pomeriggio Benetton Treviso e Zebre scendono in campo a Monigo per il secondo atto del derby celtico, ma Luke McLean la gioca d’anticipo e prova a spronare i suoi in una partita delicatissima per il prosieguo della stagione dei Leoni. “Adesso è fondamentale voltare pagina: non abbiamo chiuso l’anno come avremmo voluto, però, abbiamo subito l’occasione per rifarci – ha dichiarato l’estremo della nazionale in un’intervista rilasciata a Tuttosport – Cosa non ha funzionato finora? Meno di quello che può apparire guardando il numero delle sconfitte. […] Io sono convinto che se riusciremo a sbloccarci questa stagione si possa raddrizzare. Non siamo inferiori alle Zebre”.
Il focus si sposta poi sul ruolo di mediano d’apertura, ricoperto nella prima parte di stagione dal 28enne (“Le prime due partite credo di essermela cavata, contro Connacht è andata peggio. E’ un ruolo affascinante e anche quando gioco estremo amo essere un playmaker”), e sulla esperienza italiana in Celtic: “Non è facile, ma i benefici ci sono e si riflettono sul Sei Nazioni […] Ci serve trovarci di fronte uno come Sexton. Altrimenti giocarci contro una volta all’anno è troppo poco per crescere”. La chiusura è dedicata proprio al torneo che inizierà il prossimo mese ed in particolare alla Scozia: “Non sono più una formazione che si può accontentare di una sola vittoria, però questo non significa che noi diventeremo gli agnelli sacrificali”.
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