Ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. I minori stranieri, se in Italia da quando hanno 10 anni, trattati come gli italiani
Il Senato ha dato il suo sì definitivo al disegno di legge che contiene le “Disposizioni per favorire l’integrazione sociale dei minori stranieri residenti in Italia mediante l’ammissione nelle società sportive appartenenti alle federazioni nazionali, alle discipline associate o agli enti di promozione sportiva”, quello che viene normalmente chiamato “ius soli sportivo”. Una votazione senza appello, tra l’altro, viste le dimensioni dell’approvazione: 215 i sì, 6 i no e 2 gli astenuti. Unici a votare contro i rappresentanti della Lega Nord.
La relatrice, l’ex plurimedaglia d’oro olimpica Josefa Idem (oggi senatrice del PD), sottolinea come il ddl “rimuove procedure che impediscono il tesseramento, presso società sportive appartenenti alle federazioni nazionali, di giovani stranieri nel momento di passaggio dall’attività sportiva di base a quella agonistica”.
Plausi anche dalla “collega” Valentina Vezzali, che è deputata e vicepresidente di Scelta Civica: “L’approvazione al Senato del cosiddetto Ius soli sportivo attesta ancora una volta come lo sport possa essere un eccezionale strumento di integrazione sociale. Vivo questa approvazione come un grande riconoscimento allo sport ma anche come un compiacimento per i tanti sacrifici dei tanti che, da anni, sul territorio nazionale promuovono i veri valori sportivi quali la lealtà, il gioco di squadra, la disciplina ed il rispetto dell’altro”.
Il testo era stato approvato alla Camera lo scorso aprile, ma sono intervenute modifiche su alcuni aspetti che di fatto impedivano l’accesso allo sport agonistico per i non cittadini italiani. Ora due articoli spazzano via ogni problematica in tal senso e la nuova normativa permetterà ai ragazzi minorenni e che vivono nel nostro paese “almeno dal compimento del decimo anno d’età” di essere trattati esattamente come gli italiani.
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