Il coach transalpino: “Imparare a gestire la pressione”. Il capitano azzurro: “Bisogna maturare per evitare questi cali”
Queste le prime dichiarazioni raccolte ai microfoni di DMAX al termine del match dell’Olimpico.
Jacques Brunel: durante il primo tempo abbiamo affrontato bene questa squadra, poi gli inglesi ci hanno messo sotto pressione, hanno fatto un gioco abbastanza semplice e nella ripresa abbiamo avuto frenesia. Siamo andati in difficoltà con il gioco al piede, lo abbiamo utilizzato anche senza saperlo fare bene. Dobbiamo imparare a gestire meglio queste situazioni e a rimanere più a lungo a contatto nel punteggio. Ci sono due cose che hanno cambiato la partita: i quattro giocatori infortunati nel primo tempo e la gestione della pressione. Con una panchina più lunga sarebbe stato diverso? Non lo so. Gli inglesi sono forti fisicamente, se avessimo potuto dare un po’ di freschezza più tardi nella partita sarebbe stato meglio, ma è difficile dirlo.
Sergio Parisse: mi sento ovviamente deluso, 40 punti così fanno male. Non bastano cinquanta minuti di buon livello, non è accettabile abbassare così l’intensità e la concentrazione. Possiamo solo stare zitti e continuare a lavorare. Contro la Scozia dobbiamo dimostrare un’altra faccia. Da cosa siamo stati penalizzati? Eravamo in partita fino al 50′, poi è arrivato l’errore dei ragazzi che hanno voluto contrattaccare. Ma a me piacciono, da questi errori si impara. Dopo quella meta a livello mentale abbiamo sofferto ed è stata molto dura. Sono quel tipo di mete che non sono costruite, è stato un errore di gestione nostro. Non bisogna mettere la croce su Mattia e Leo, abbiamo perso come squadra e le responsabilità sono di tutti. Bisognerà maturare sotto certi aspetti per evitare altri cali di concentrazioni nel secondo tempo. Non eravamo distanti da loro, ma è inutile dirlo quando all’80’ ne hanno fatti 40. Dovremo renderci conto di non poter giocare sol0 50 minuti, avremo l’obbligo di mostrare un’altra faccia contro la Scozia. Sarà un’altra guerra.
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