Il tecnico francese ha parlato a lungo dopo l’annuncio della formazione anti Scozia. Smentendo quell’intervista…
Queste le parole di coach Brunel in occasione della conferenza stampa di annuncio della formazione che sabato scenderà in campo contro la Scozia.
Bilancio della gestione: per quanto riguarda i risultati siamo indietro rispetto a quanto pensavo. Abbiamo perso alcune partite che potevamo vincere. Per quanto riguarda la parte tecnica, spero che abbiamo avuto un’ambizione diversa sul piano del gioco. E’ difficile trovare equilibrio ma abbiamo cercato un’attitudine in grado di creare determinate situazioni in campo […] Il rammarico è aver perso partite che avrebbero dato fiducia a tutti, l’Inghilterra a Twickenham nel 2013, l’Argentina con cui abbiamo perso di poco due volte, l’Australia a Firenze…Partite con squadre di primo livello che potevano cambiare la fiducia e si sono decise per poco. E non credo sia stata una questione di preparazione fisica, non penso che fisicamente siamo indietro. Abbiamo meno abitudine a giocare partite di intensità e velocità alte, lo fanno le franchigie da qualche anno….Ora è un po’ diverso e siamo vicini alle altre squadre. Purtroppo non ho potuto dare al pubblico le vittorie che voleva: l’Olimpico e i suoi tifosi sono meravigliosi, ma spero che abbiamo dato un’immagine in linea con quella che i nostri tifosi si aspettavano.
Intervista pubblicata oggi: mi dispiace, perché quando siamo ad un evento dove non ci sono incontri formalizzati non è normale prendere alcune parole che non sono dette veramente. Quell’incontro non era un momento ufficiale con la stampa, eravamo ad un evento e non è stato trascritto niente sul momento. In più le parole sono state cambiate…Non è possibile. (il giornalista in questione ha poi pubblicamente ammesso l’errore confermando di aver confuso Tonni – il nome visibile nell’intervista – con Christian Gajan, il nome effettivamente pronunciato da Brunel, ndr)
Esperienza in Italia: sono contento di aver fatto questa esperienza. Ho conosciuto un rugby diverso da quello francese, con qualità e debolezze. Mi spiace non aver saputo creare una sinergia tra le differenti componenti nel rugby italiano e questo è il rammarico maggiore.
Haimona e non Padovani: sono due profili diversi, in questa partita ho privilegiato Haimona che ha un po’ più di esperienza ed è più abituato a giocare con questa squadra.
La Scozia: non ha punti deboli, al Mondiale poteva andare ancora più avanti ma anche nelle prime due giornate del Sei Nazioni poteva vincere contro Inghilterra e Galles. Ha alzato il livello dal punto di vista fisico e tecnico, contro il Galles è arrivata una meta dopo 21 fasi di gioco. Sarà molto dura, non possiamo pensare che sia la più facile del torneo come tutti dicono solo perché negli ultimi anni così è stato: per me è una delle squadre con cui è più difficile giocare, è quella che mi ha fatto la miglior impressione.
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