Italrugby: il dopo Scozia tra infortunati e questione arbitri

Il Presidente Gavazzi: soci paritari in tutte le competizioni ma le posizioni chiave…

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Smaltita la delusione per la brutta sconfitta dell’Olimpico nella terza giornata del Sei Nazioni, la Nazionale italiana tornerà a radunarsi nella Capitale domenica 6 marzo, in preparazione alle ultime due giornate del Torneo che porteranno Parisse e compagni ad affrontare l’Irlanda a Dublino il 12 marzo ed il Galles a Cardiff una settimana più tardi nell’ultima giornata.
La Federazione ha fatto sapere che gli accertamenti clinici effettuati hanno confermato la lussazione della spalla destra per il seconda linea Joshua Furno, mentre il mediano di mischia Edoardo Gori verrà sottoposto in settimana ad un’ulteriore radiografia al costato per verificare eventuali lesioni alla cartilagine costale.

 

A tenere banco intanto è (di nuovo) la questione arbitrale, dopo la direzione di gara di Jaco Peyper. In conferenza stampa post match capitan Parisse ha detto che “nel rugby ci insegnano che non si deve fare polemica, ma anche che occorre essere umili. Questo vale per i giocatori, per gli staff e deve valere anche per gli arbitri. Ci dovrebbe essere un pizzico di umiltà nel riconoscere quando sbagliano”, criticando soprattutto la gestione della mischia ordinata ma premettendo chiaro e tondo che la sconfitta non è certo stata causata dalla direzione di gara di Peyper. Sulla questione è tornato in mixed zone anche il numero uno Gavazzi: “Siamo soci paritari nel Sei Nazioni, nelle coppe europee e nel Pro 12. Poi è chiaro che 120 anni di storia non si cancellano facilmente. Gli altri hanno uomini in posizioni chiave”, si legge sul Corriere dello Sport.

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