Il tecnico di Padova torna nella sua Calvisano, il francese è atteso sugli spalti di Mogliano
Domenica si gioca al San Michele la sfida tra i padroni di casa del Calvisano e il Petrarca di Andrea Cavinato. Sfida importante per la classifica ma anche per il tecnico dei neri, che in terra bresciana ha allenato, vinto (2005 e 2012) e lasciato un pezzo di cuore, come rivela lo stesso tecnico al Giornale di Brescia. “Calvisano è la mia storia, la mia vita, è tante cose […] Credo che nessuno si offenda se dico che a Parma non vivo le stesse sensazioni. La cosa che mi resta dentro è l’affetto che Calvisano prova per me e io a mia famiglia proviamo per loro”, dichiara Cavinato, che guarda alla partita di domenica sapendo che nel Girone di andata l’unica partita persa dai campioni d’Italia è stata proprio contro il suo Petrarca e che domenica potrebbe fare a meno di Bellini e i bresciani potrebbero invece avere Castello (entrambi convocati con la Nazionale): “Questo non lo trovo giusto: in casi così le partite dovrebbero essere sospese e rimandate ad altra data. Ma non sarò io ad augurare che un mio giocatore non vada in Nazionale”. Infine, una parola sulla palla ovale italiana: “Il pubblico oggi vuole vedere velocità, esplosività, potenza. Lo spettacolo è quello. Prima il rugby italiano lo capisce, meglio sarà”.
Ma quella del San Michele non sarà l’unica partita speciale di domenica. Sull’edizione di Belluno e Treviso del Corriere del Veneto si legge infatti che Aristide Barraud potrebbe essere sugli spalti del Quaggia per sostenere il suo Mogliano contro L’Aquila, a pochi giorni di distanza dall’ultimo intervento subito in seguito al ferimento negli attentati di Parigi.
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