Il XV della Rosa domina a lungo, Dragoni vicini alla clamorosa rimonta nel finale. Per gli uomini di Eddie Jones titolo ad un passo
Il XV della Rosa parte con il vento in poppa e nei primi dieci minuti entra nella zona rossa per ben tre volte. I Dragoni si salvano prima con un turnover da choke tackle, mentre nella seconda un in avanti vanifica il break di Mike Brown che viene fermato a pochi metri dalla linea di meta. Nemmeno il terzo assalto inglese – costruita con una bella azione sul lato chiuso – porta al bersaglio grosso, ma Farrell può portare in vantaggio i suoi con un comodo calcio di punizione. La quarta ondata semrerebbe essere quella giusta, ma Cole viene tenuto alto da Evans dopo una serie di pick&go; dalla successiva mischia a 5 gli ospiti vanno in difficoltà e concede altri tre punti facili a Farrell. Dopo venti minuti di gioco, di fatto, il Galles non è mai uscito dalla propria metà campo. E Farrell intanto al 22′ allunga sul 9-0. I padroni di casa alzano in parte il piede dall’acceleratore ma restano sempre in pieno controllo del match, perché dall’altra parte i Dragoni non trovano mai il bandolo della matassa e restano in completa balìa degli uomini in maglia bianca. Che appena ritornano a bussare forte arrivano (finalmente, si potrebbe dire) al sodo con Anthony Watson: al 31′ l’ala inglese concretizza l’ennesima azione arrembante dei suoi in mezzo al campo e soprattutto di Itoje, superbo nell’eludere due placcaggi e nel favorire la meta del 16-0. I Dragoni non sembrano avere la forza per reagire e stentano contro una difesa fin qui imperforabile, perfetta sia nel bloccare tutti i ball carrier gallesi e nel salire anticipatamente per non dare respiro alla manovra al largo.
Il leitmotiv non cambia nemmeno nei primi minuti della ripresa, con l’Inghilterra subito all’assalto della metà campo gallese. Gli ospiti sventano il pericolo ma sul proseguimento Farrell ha un’altra chance di allungare e non sbaglia (19-0). Il Galles ha una reazione d’orgoglio e trova per la prima volta spazio per attaccare in profondità il XV della Rosa, ma il lungo assedio dei Dragoni sui 5 metri si conclude con un nulla di fatto a causa del muro eretto dalla straordinaria difesa inglese. Proprio quando il pericolo sembrava essere stato sventato, tuttavia, Ford pasticcia in mezzo al campo e si fa intercettare da Biggar, che al 53′ rianima i suoi con la meta del 19-7. Gli uomini di Gatland prendono coraggio e, nonostante l’uscita dal campo per infortunio di Warburton, si riportano in avanti alla ricerca di una disperata rimonta. La difesa inglese però si conferma solida e difficilmente penetrabile e consente ai padroni di casa di tenere sempre in mano il pallino del gioco, anche nel momento di massimo sforzo del Galles. Sforzi che non fruttano alcunché, mentre il predominio del pack inglese nel breakdown permette a Farrell di timbrare ancora il cartellino dalla piazzola nel giro di una manciata di minuti per il 25-7. Con le ultime energie i Dragoni provano a controbattere e si ritrovano anche in superiorità numerica per il giallo comminato a Cole e al 74′ una pregevole combinazione tra Priestland e Liam Williams (forse viziata da un avanti) porta in meta North per il 25-14. Sembra tardi, ma il Galles ora è una furia. L’Inghilterra arranca in difesa, gli ospiti vincono tutte le collisioni e arrivano con grande facilità alla terza meta con Faletau. L’assalto finale però non porta alla clamorosa rimonta. Finisce 25-21.
Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Jack Nowell, 13 Jonathan Joseph, 12 Owen Farrell, 11 Anthony Watson, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 James Haskell, 6 Chris Robshaw, 5 George Kruis, 4 Maro Itoje, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley (c), 1 Joe Marler
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Mako Vunipola, 18 Kieran Brookes, 19 Joe Launchbury, 20 Jack Clifford, 21 Danny Care, 22 Manu Tuilagi, 23 Elliot Daly
Marcatori Inghilterra
Mete: Watson (31)
Conversioni: Farrell (32)
Punizioni: Farrell (3, 18, 22, 45, 66, 69)
Galles: 15 Liam Williams, 14 Alex Cuthbert, 13 Jonathan Davies, 12 Jamie Roberts, 11 George North, 10 Dan Biggar, 9 Gareth Davies, 8 Taulupe Faletau, 7 Sam Warburton (c), 6 Dan Lydiate, 5 Alun Wyn Jones, 4 Bradley Davies, 3 Samson Lee, 2 Scott Baldwin, 1 Rob Evans
A disposizione: 16 Ken Owens, 17 Paul James, 18 Tomas Francis, 19 Luke Charteris, 20 Justin Tipuric, 21 Rhys Webb, 22 Rhys Priestland, 23 Gareth Anscombe
Marcatori Galles
Mete: Biggar (53), North (74), Faletau (76)
Conversioni: Biggar (53), Priestland (74, 76)
Punizioni:
di Daniele Pansardi
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