Il Director of Rugby di Worcester ha commentato pubblicamente i risultati di un report interno. Sollevando il dibattito…
Nel rugby sempre più si discute di arbitri e loro operato. La decisione di Joubert che ha condannato la Scozia nel quarto di finale contro l’Australia è ancora nella memoria di tutti, ed ogni sfida tra Galles e Inghilterra è ormai preceduta dal siparietto “loro spingono storto/no, siamo noi a dover essere tutelati”. Più in generale e più vicino a noi, negli anni di Celtic League di direzioni di gara non impeccabili se ne sono viste parecchie dalle parti di Monigo e Parma, senza voler con questo fare della dietrologia o imputare ai fischietti le negative prestazioni delle nostre squadre. La sensazione è che per come il gioco sta evolvendo per velocità, intensità e furbizia dei giocatori in situazioni al limite (finti penetranti che bloccano, tagliafuori eccetera), siano davvero pochi a riuscire a discernere, riconoscere e giudicare con chiarezza le situazioni che si vengono a creare in campo. E sempre più persone alzano la voce.
RFU e Premiership Rugby hanno da poco diramato un comunicato in risposta alle pubbliche rimostranze del Director of Rugby di Worcester Dean Ryan, dopo che i boss dei club inglesi avevano avuto accesso ad un report sull’operato degli arbitri nel quale era indicato che proprio i Warriors sono la squadra che ha subito le peggiori performance arbitrali. “Come parte del nostro standards – si legge nel comunicato RFU/Premiership – tutte le decisioni degli arbitri sono analizzate nel dettaglio dopo ogni gara, al fine di compilare un report che circola tra tutti i Director of Rugby come da intesa. Non viene reso pubblico perché il suo scopo è migliorare l’operato degli arbitri, cosa che non sarebbe possibile se fosse fatto liberamente circolare. Non vorremmo che si commentasse sui suoi contenuti, perché ciò minerebbe il sistema e danneggerebbe i nostri direttori di gara”.
Sull’argomento è tornato nei giorni scorsi Colin Boag, columnist di The Rugby Paper. Dalle pagine dell’ultimo numero del settimanale inglese, Boag (dopo aver condiviso l’iniziativa del DoR di Worcester) si è domandato : “Dalla parte del club, sapere che una disastrosa direzione di gara verrà analizzata per essere migliorata in futuro è una magra consolazione – scrive – Così come i tifosi sanno benissimo quali siano gli arbitri migliori. Perché allora non rendere noti i vari report?” Del resto, prosegue Boag “gli arbitri sono professionisti ben pagati, quindi perché non dovrebbero essere giudicati?”. L’appello sembrerebbe essere stato raccolto dal Director of Rugby dei Newport Dragons Lyn Jones, che ad inizio marzo a proposito delle direzioni di gara nel Pro12 ha dichiarato alla BBC: “Come Unions, dobbiamo prendere importanti decisioni per non perdere credibilità. Sono accadute tante situazioni incerte, abbiamo alzato la voce spesso. Sarebbe carino – conclude Jones – avere anche assistenti di gara (i guardalinee, ndr) neutrali. Spesso ci sono situazioni 50/50 che si risolvono in modo univoco”.
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