L’editore in una intervista risponde al presidente FIR che minaccia querele. E parla della gestione della franchigia
C’era stato il post-sfogo su facebook, poi la risposta piccata del presidente federale Alfredo Gavazzi che ha minacciato querele, oggi c’è una intervista pubblicata su Libero in cui Michele Dalai dice la sua per l’ultima volta. La storia ormai è nota: da un lato il tentativo di “dare una mano” alle Zebre da parte di una cordata di imprenditori esterni al rugby e messi in contatto tra loro dallo stesso editore, dall’altro le porte chiuse della franchigia che pure è alla ricerca di investitori visti i conti traballanti. Soprattutto dopo le dimissioni dell’ex presidente Romanini.
Gavazzi aveva detto di non conoscere Michele Dalai: “Io stesso ho scritto di non conoscerlo – replica l’editore – e non ho messo in dubbio le qualità umane delle persone. Le mie sono considerazioni sulla gestione delle Zebre e sull’avventatezza della privatizzazione della franchigia. (…) Non ho mai incontrato Gavazzi, lo ha fatto mio padre con l’ex presidente Romanini”.
Dalai, sempre riferenosi alle Zebre, parla di “poca trasparenza dei costi”, di “grave dissesto finanziario causato da un modello di gestione personalistico” e poi chiosa: “Magari il rugby non attirerà grossi investitori, ma è vero che fa comodo non far entrare soggetti esterni nella gestione di una squadra così importante per le sorti del movimento”.
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