Il Presidente FIR ha parlato al termine di Galles-Italia. Nominando anche Eddie Jones… Zebre private al 100% entro giugno
Al termine del match tra Galles e Italia il presidente Gavazzi ha rilasciato alcune dichiarazioni che riportiamo di seguito.
Momento della Nazionale: siamo stati costretti a fare questo ricambio generazionale prima del previsto e penso che con tanti infortunati tutte le squadre sarebbero in difficoltà. Non sono mai intervenuto sull’aspetto tecnico, perché non spetta a chi è dirigente. In generale il filone argentino è finito, dobbiamo formare nostri giocatori, poi credo che se serva vada colta la possibilità di reperire qualcuno da fuori che possa aiutare.
Rapporto Nazionale/franchigie: all’inizio della Presidenza con Benetton c’erano quasi dispetti per mettersi in difficoltà ora i rapporti sono molto più semplici, per esempio credo che lo staff di Treviso abbia già parlato con quello della Nazionale. Certo come tutte le cose non basta cambiare pagina, ma la maturazione non è l’imposizione. Dopo la RWC 2015 abbiamo stilato una lista di 110 giocatori che potranno fare la prossima e in base a questo sono state fatte le scelte delle franchigie. Servono simbiosi e condivisione.
Privatizzazione Zebre: la FIR uscirà dalle Zebre, che diventeranno al 100% private. Prima di giugno non ci sarà nemmeno la mia partecipazione personale alle Zebre, oltre alla compartecipazione federale, e non perché ce ne laviamo la mani ma per favorire il progetto di privatizzazione.
Nuovo allenatore e nuovo staff: prima di scegliere ci siamo chiesti: cosa vogliamo dal nuovo staff e allenatore? Non abbiamo scelto un allenatore ma una figura competente in materia di formazione dei tecnici, e che già fa questa cosa per un’altra federazione. La Fir non pensa solo alla prima squadra ma alla crescita di tutto il movimento. La prima squadra è fondamentale e serve un coach con esperienza nell’alto livello. Prima pensavo andassero bene i francesi, oggi ritengo vada meglio il rigore anglosassone, un rigore da applicare allo scenario generale del nostro movimento. I tecnici neozelandesi vengono dal movimento più importante che vi sia, ma credo vadano meglio inseriti in squadre come Galles o Irlanda. Per noi sarebbe forse un approccio troppo duro e serve una mediazione. Per esempio non abbiamo preso Galthié perché è un uomo solo di campo. Anche Eddie Jones poteva essere interessato a venire in Italia, è un tecnico vincente, ma non siamo andati a fondo. Il nuovo allenatore sarà giovane e con esperienza nella formazione.
Bilancio e base finanziaria: il nostro bilancio è inferiore a quello di Scozia (60 milioni) e Irlanda (80 milioni) e per questo possono fare interventi più importanti sul movimento. La federazione irlandese dà 8 milioni a Munster e Leinster e 6 Connacht. Noi dobbiamo fare i conti con la coperta corta. Le risorse miglioreranno, vogliamo allargare la base finanziaria per investire nel movimento. Lo faremo anche grazie ai diritti televisivi ma è necessario ampliare la base commerciale. Per migliorare la parte tecnica servono risorse, che vanno reperite strutturando maggiormente la parte commerciale. Abbiamo una community di 500.000 appassionati, molti italiani ci seguono anche all’estero e un motivo ci dovrà pur essere. Questa base di tifosi va avvicinata tramite il merchandising. Anche la nuova sede e l’agenzia viaggi rientrano in questa strategia.
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