Il tecnico del Petrarca furioso dopo il pareggio con le Fiamme Oro. E su alto livello e infortunio di Bellini…
“Così non si può andare avanti, il rugby italiano non andrà da nessuna parte”. Parole dure quelle di Andrea Cavinato raccolte dal Mattino di Padova al termine della sfida pareggiata dal suo Petrarca sul campo delle Fiamme Oro. Una partita con continue interruzioni e mischie ripetute, lamenta il tecnico: “Bisogna tutelare chi vuole giocare e non chi vuole giocare duecento mischie e trovare ogni trucchetto per rallentare il gioco […] A questo punto, ci adatteremo. Calceremo in touche per fare i carrettini, terremo le palle in mischia il più possibile per avere calcio a favore, staremo a terra a lungo per rifiatare”. E lo sguardo del tecnico si allarga anche all’alto livello: “D’altronde prendere 60 punti dal Galles per i massimi dirigenti del movimento è una normalità, figuriamoci di fronte allo scarso livello del campionato italiano di cui a nessuno interessa […] a chi gestisce il rugby italiano vanno bene 12 minuti effettivi di gioco per tempo”. I club non sono secondo Cavinato al centro dell’attenzione federale, tanto che nessuno lo avrebbe ancora chiamato la società dei Padova per informarlo delle condizioni di Bellini (si parla di rottura del crociato per l’ala della Nazionale, uscita nel corso del match contro il Galles). Stoccata finale: “A Calvisano il presidente federale siede tranquillamente al tavolo degli arbitri…”.
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