Il movimento che ha in Marzio Innocenti il proprio portavoce presenta un primo programma
Tramite la propria pagina Facebook il movimento Pronti al Cambiamento, che ha in Marzio Innocenti il proprio portavoce, ha pubblicato le linee guida del programma in vista delle elezioni federali di questo autunno.
1 – RIPORTARE I CLUB AL CENTRO DELL’ATTIVITA’ FEDERALE
– Rendere i comitati regionali motore di sviluppo e di supporto dei club.
– Potenziare la struttura tecnica dei comitati per supportare la crescita dei club.
– Diversificare e mirare gli interventi in relazione alle esigenze territoriali e tecniche.
– Aumentare i contributi ai Club, con revisione dei criteri di assegnazione valutando le varie esigenze territoriali e tecniche per ottenere una crescita globale del movimento in tutta Italia ed a tutti i livelli.
– Promuovere la formazione delle Leghe delle Società come controparte e confronto dell’attività Federale.
– Promuovere il reclutamento attraverso le Società con progetti finanziati e finalizzati.
2 – IMPIANTISTICA
– Investire quote importanti del bilancio federale per realizzare in collaborazione con i club nuovi campi da gioco, e per convertire campi da gioco in campi da rugby.
– Creazione di una struttura federale, snella, dedicata ad aiutare e supportare i club nei rapporti con le Pubbliche Amministrazione relativi all’impiantistica
3 – FORMAZIONE TECNICI E DIRIGENTI
– Istituire presso ogni Comitato una struttura federale per coordinare la formazione dei tecnici.
-Prevedere una struttura federale con un Direttore Nazionale per gestire la rete di tecnici formatori che verranno selezionati, in Italia ed all’estero, su criteri oggettivi, competenze ed esperienze.
4 – ACCADEMIE E CENTRI DI FORMAZIONE
– Radicale revisione del sistema delle accademie e CDF, supportando, con apposita struttura federale, la creazione di accademie dei club singoli o associati.
– Facciamo muovere i tecnici non i ragazzi
– Presidi federali previsti nelle regioni e nelle zone rugbisticamente svantaggiate.
– Attività di selezione demandata ai Comitati Regionali.
5 – ALTO LIVELLO MASCHILE, FEMMINILE, NAZIONALI, SEVEN, ARBITRI
– Incrementare tasso tecnico e qualità del campionato di Eccellenza allargandone la diffusione e l’attrattività.
– Sviluppare concretamente il rugby femminile con il supporto di tutti i Comitati Regionali, potenziando i campionati e sostenendo il reclutamento.
– Elaborare un piano di sviluppo quadriennale per il rugby 7, istituire un circuito nazionale con supporto di una struttura tecnica dedicata, con obiettivo di qualificarsi ai giochi olimpici 2020
– Riportare la struttura arbitrale ad una gestione indipendente da quella tecnica federale. Incentivare gli scambi tecnici del CNAR per far crescere la classe arbitrale come strumento per l’innalzamento tecnico globale. Assicurare al CNAR sostegno finanziario.
6 – CAMPIONATI REGIONALI, NAZIONALI, PRO12
– Sviluppare incontri tra selezioni regionali, anche creando un campionato
– Obbligatorietà modulata secondo valutazioni territoriali con sistema non penalizzante, su proposta dei Comitati Regionali e validata dal Consiglio Federale.
– Le squadre Nazionali devono tornare ad essere la conclusione dell’attività svolta da tutto il movimento nella formazione dei giocatori
– Sei Nazioni. Importantissima vetrina e moltiplicatore finanziario del bilancio Fir, ne va difesa la partecipazioni con prestazioni di qualità
– Razionalizzazione della partecipazione alla competizione celtica, in ragione di impegni, contratti in essere e partecipazione con giocatori di formazione italiana in sinergia con i le Selezioni Nazionali
7 – IMPEGNO AD UNA GESTIONE TRASPARENTE E CONDIVISA DEI FONDI DI BILANCIO FIR
– Condivisione di una reportistica di bilancio trasparente e fruibile da tutte le società, in tempo reale all’approvazione d parte del Consiglio Federale
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