La vicenda di un rugbista dell’Amatori Catania, che si è detto pentito e sotto shock
Un giocatore classe 1991 tesserato con l’Amatori Catania è stato trovato positivo ad undici sostanze proibite a seguito di un controllo mirato della Nado Italia, la National Antidoping Organization. L’elenco delle sostanze, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, è il seguente: testosterone, boldenone metabolita, drostanolone, mesterolone, metandienone, metasterone, metildienolone, stenbolone metabolita, clomifene metabolita, 19-noretiocolanolone, 19-norandrosterone. Prende le distanze la società siciliana: “Catania Rugby è totalmente estranea ai risultati positivi all’antidoping di due dei suoi atleti […] La società condanna fermamente l’utilizzo di qualsiasi sostanza proibita dai regolamenti vigenti ed è dispiaciuta della condotta afferente esclusivamente alla sfera personale dei due tesserati e dunque del tutto estranea al controllo della società”. Il giocatore coinvolto ha rilasciato invece la seguente dichiarazione all’ANSA: “Ho assunto più di un anno fa, quando ho smesso per alcuni mesi di giocare a rugby, delle sostanze per ignoranza, non sapevo che sarebbero rimaste per così tanto tempo nel corpo. Ho messo a rischio la mia salute, la società e i tifosi. Ho commesso un grave errore e sono pentito: chiedo scusa, ma non sapevo. Sono sotto choc. Ho fatto una gara di body building: nel tentativo di vincere ho assunto delle sostanze, che non sapevo fossero vietate e che rimanessero così a lungo nel corpo. Poi ho smesso e ho ripreso a giocare a rugby”
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