Il Presidente Fir annuncia novità per gli atleti dai 18 a 20 anni e per chi esce dalle Accademie
Il Presidente della Federazione Alfredo Gavazzi ha rilasciato un’intervista a Rugbymeet. Dopo una prima parte in cui si parla della scelta del nuovo staff tecnico e in particolare di Conor O’Shea (dopo che erano stati contattati Wayne Smith, Cheika e Galthiè), il discorso si sposta poi sui risultati delle Nazionali giovanili, positivi per Under 17 e 18 ma poi negativi per quanto riguarda l’Under 20. “Quando l’anno scorso la 18 aveva fatto delle buone performance avevo detto che sarebbe stato meglio aspettare a giudicare, quest’anno la 18 ripete la buona performance e contemporaneamente la 17 sta facendo bene per cui penso che questi risultati siano figli di una programmazione […] Questo è un investimento che è cominciato quando i ragazzi avevano 15 anni per arrivare ai 20 e ne sono passati tre, oggi i risultati della 20 sono più frutto di un vecchio sistema che di quello nuovo”. Dai 18 ai 20 anni si gioca un momento cruciale per il futuro di un giovane atleta, ed ecco che allora “dal prossimo campionato abbiamo in programmazione delle situazioni migliorative per coloro che escono dalla 18 sino ad arrivare alla 20. Non posso ancora anticiparlo , ma lavoreremo di più e collaboreremo di più con alcune funzioni”.
Capitolo Eccellenza e rilancio del campionato nazionale, che per il numero uno Fir soffre per la crisi economica, per una mancanza nell’educazione motoria che i bambini italiani dovrebbero ricevere a scuola (“La scuola italiana non forma o non fa niente per l’attività sportiva e per un terzo motivo: “Penso anche che il Governo Italiano e lo sport italiano in generale debbano arrivare alla detraibilità totale o anche superiore al 100% delle somme investite in sponsorizzazioni sportive”. Dal punto di vista tecnico, l’idea è anche quella di facilitare il trasferimento degli atleti che escono dalle Accademie ai club di Eccellenza (“Verrà deliberato che i giocatori che escono dalle Accademie fino all’Under20 dovranno fare 2 anni nell’Eccellenza per crescere ulteriormente“) anche se aumentare l’appeal del massimo campionato nazionale, dice Gavazzi, “è una sfida grandissima, ma non so se riusciremo a combatterla perché non dovrebbe essere solo la Federazione, non dovrebbe essere questo il compito federale, però ci proveremo”. Infine, sull’eventualità di giocare più Test Match contro le Tier 2 (cosa che comunque viene decisa da World Rugby): “Ci porterebbe ad una posizione nel ranking mondiale superiore, ma posso rispondere solo con la mia esperienza cioè che giocando con i più bravi si cresce”.
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