Così il Presidente Fir Alfredo Gavazzi sulla vecchia casa dell’Italrugby
“Auspico che quando avremo la possibilità di schierare tre franchigie in Celtic League lo stadio Flaminio sia disponibile per il rugby perché è il miglior stadio che io conosca in Italia”. Con queste parole, riportate dal portale RomaSociale, il numero uno Fir Alfredo Gavazzi è tornato sulla questione Flaminio, casa dell’Italrugby al tempo dell’ingresso nel Sei Nazioni e ora abbandonato in condizioni fatiscenti. Un recupero, che potrebbe diventare realtà in ottica assegnazione Giochi Estivi 2024, funzionale anche allo sviluppo del rugby nella Capitale: “Abbiamo bisogno di una casa a Roma perché lo sviluppo della nostra attività non può che passare attraverso una casa a Roma e quindi auspico che questo diventi lo stadio del rugby nel prossimo futuro”.
Il Presidente Fir ha poi accennato alla terza franchigia (“avere solo due franchigie è sicuramente una cosa poco gratificante e ci tarpa un po’ le ali”) e confermato il progetto in collaborazione con la federazione scozzese per aumentare l’attività internazionale dei giovani, anche provenienti dall’Eccellenza.
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