Il tecnico sudafricano non si accontenta dopo la vittoria in Challenge. E risponde alle critiche…
Non si accontenta di certo Jake White, che dopo il primo anno sulla panchina di Montpellier ha portato in bacheca una Challenge Cup, in attesa degli ultimi botti in Top14 dove la sua squadra viaggia a gonfie vele in seconda posizione. “Battere gli Harlequins, che non hanno mai perso una finale, è davvero importante per la nostra squadra. E non c’è nulla che ci impedisca di puntare ancora più in alto – ha dichiarato al sito della EPCR a fine match – E’ splendido che il primo trofeo sia arrivato così presto, tutti sanno che ci vuole tempo prima di ingranare con un nuovo allenatore. Non ci importa dell’anno scorso, guardiamo solo avanti”. Il tecnico sudafricano ha poi risposto alle critiche di chi lo ha accusato di allenare una squadra che schiera diversi connazionali (Spies, Steyn, i due du Plessis, van der Merwe, Willemse, Catrakilis, Ebersohn): “Ogni club può avere 16 stranieri e mi sento più a mio agio con i giocatori che meglio conosco”.
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