A Bucarest gli Azzurri si impongono nei primi 50 minuti, poi resistono al ritorno avversario
BUCAREST – Si inizia con un buon multifase azzurro che porta Conforti e compagni in pieni 22 ma un tenuto vanifica la manovra. La partita si dimostra da subito intensa sul breakdown ma anche negli impatti, come la buona salita da spia di Conforti. All’ottavo minuto la meta di Menon, dopo doppio bel sostegno assiale tra Azzolini e Lucchin. La stessa apertura converte e lo score dice 8-0 (punteggio sperimentale per questa Nations Cup: meta 6, metà di penalità 8, punizione e drop 2). Dopo la prima marcatura il pallino del gioco passa nelle fasi successive in mano uruguaiana, ma la buona difesa azzurra respinge. Al ventesimo sventagaliata dei nostri: da touche sbagliata Marinaro e Azzolini attaccano la linea, Menon completa il break di oltre cinquanta metri ma l’ovale si perde lungo il lato corto. Rischiamo poco dopo, quando la scelta avversaria di giocare la superiorità sullo stretto per poco non porta Sanguinetti in meta. Cinque minuti più tardi buona cacciata a terra di Lucchin, torniamo nei 22 avversari ma subiamo la controruck dopo due pick and go senza avanzamento. Poco dopo protagonista lo stesso centro di Rovigo, con l’intercetto che vale il 16-0. Nel finale di tempo insistita azione azzurra ma la difesa in bianco regge bene. I primi quaranta si chiudono così sul 16-0 Italia.
In avvio di ripresa bellissima meta di capitan Conforti: chip dietro la linea di Azzolini, Menniti-Ippolito è bravo a non anticipare il rimbalzo attendendo l’ovale e scarica per il capitano di selezione e club che si invola verso i pali. L’Uruguay reagisce con una manovra in cui è buona la difesa azzurra attorno al breakdown e nella scivolata verso la rimessa. Torniamo nella metà campo ospite grazie ad una bella corsa di Di Giulio su touche rubata. Non riusciamo però a concretizzare e l’Uruguay ci punisce con la meta di Magno poco prima dell’ora di gioco, dopo che un sostegno a terra nella nostra metà campo ci ha costretto a difendere una touche ai cinque. I nostri avversari trovano anche la seconda meta, con Beer al termine di bella corsa personale che infilza una difesa sfilacciata. Azzolini ne aggiunge due della piazzola, dal restart commettiamo fallo e arriva la cassaforte penaltoucheche non avanza, l’ovale si sposta dal breakdown e arriva sotto i pali la meta di Freitas che vale il meno due Uruguay. Gli ultimi dieci minuti sono con l’uomo in meno per il giallo a Luus e con Azzolini dieci e Pescetto 12. Attimi concitati nel finale, senza una prima linea (Luus ammonito) e con una mischia giocata no contest. L’ultimo assalto dell’Uruguay si ferma quando Giammarioli va sul pallone conquistando il possesso. Nel ricordo del video analyst Luca Sisti, finisce 26-24 (con il punteggio tradizionale sarebbe stato 24-21).
Di Roberto Avesani
Italia Emergenti: Andrea Menniti-Ippolito, Gabriele Di Giulio, Francesco Menon, Enrico Lucchin, Marco Susio, Maicol Azzolini, Simone Marinaro, Renato Giammarioli, Sebastian Luke Negri, Federico Conforti, Filippo Gerosa, Riccardo Michieletto, Roberto Tenga, Adriano Daniele, Riccardo Brugnara.
A disposizione: Marius Luus Luhandre, Paolo Buonfiglio, Giuseppe Di Stefano, Matteo Corazzi, Giorgio Bronzini, Paolo Pescetto, Andrea Bettin, Vittorio Flammini
Marcatori Italia
Mete: Menon (8), Lucchin (29), Conforti (43)
Conversioni: Azzolini (8, 29, 43)
Punizioni: Azzolini (66)
Uruguay: Sanguinetti, Gattas, Sagario, Ayala, Dotti, Gaminara, Beer, Lamanna, Arata, Martinez, Rocco, Klappenbach, Deal, Laivas, Favaro
A disposizione: Kessler, Echeverria, Secco, Magno, Nieto, Martin Secco, Lijtenstein, Freitas.
Marcatori Uruguay
Mete: Magno (57), Arata Perrone (60), Freitas (70)
Conversioni: Etcheverry (57, 60, 70)
Punizioni:
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