Buona prova di Gori e compagni nella prima tappa del tour. Mete azzurre di Sarto e Favaro
I primi cinque minuti sono di ping pong tattico con le squadre che usano il piede per testarsi. Al sesto minuto la prima sventagliata: corsa di Facundo Isa lungo l’out destro, McLean nel placcaggio colpisce l’ovale che esce, i Pumas giocano la rimessa veloce in pieni 22 ma difendiamo bene. La pressione resta sugli Azzurri, ancora costretti nella propria zona rossa. Gega va a terra al momento di pulire e Sanchez mette i primi tre della sfida. Al minuto ’13 bell’offload di Campagnaro per McLean che dà il là ad un mini break, ma il successivo passaggio ad Odiete è forzato. Dalla successiva mischia crolla la prima linea di casa: Canna va dalla piazzola e spegne i rumorosissimi fischi. Intanto, Barbieri è entrato per Steyn e Sanchez conosce da vicino Favaro. Per riportare l’Argentina nei 22 ci vuole un isolamento del portatore azzurro: la touche maul avanza, sul successivo allargamento Hernandez sceglie il chip su cui si avventa Montero. Riprende la partita e Petti si ritrova letteralmente van Schalkwyk sul collo e lo porta a terra: dinamica dell’episodio stranissima, giallo per il seconda linea Pumas che si giustifica dicendo che l’avversario gli è saltato davanti. Canna non sbaglia e ci riporta sotto break. Con l’uomo in più arrivano tre punti di Sanchez, ma subito dopo l’Italia marca: bell’avanzamento per vie centrali con Favaro e Gori, ovale trasmesso al largo dove la difesa è in arretramento, Campagnaro impegna l’uomo e serve Sarto che schiaccia sulle gambe e sulla linea. Canna converte da posizione angolata e ci porta a meno uno. Prima del finale di frazione un calcio per parte cambia tabellino ma non il gap. I primi quaranta si chiudono così sul 17-16 Argentina.
Pronti via e Odiete risale dal restart sessanta metri. L’azione sfuma ma c’è il fuorigioco della difesa che convertito da Canna vale il primo vantaggio azzurro della partita. Nelle fasi successive nessun pericolo: da segnalare un paio di errori Pumas non forzati, due buone scalate difensive azzurre e una bella azione iniziata da maul, proseguita con mini break di Canna e conclusa dal chip della stessa apertura zebrata, recuperato però dal difensore Pumas in pieni 22. Giro di cambi con Ceccarelli e Bernabò che prendono il posto di Cittadini e Geldenhuys. Al minuto ’55 su turnover ball l’Argentina risale il campo di riciclo in riciclo e ci salviamo pagando il dazio minori dei tre punti. Il momentum è però favorevole per i padroni di casa: Sanchez rompe un doppio placcaggio, le opzioni sono molte e Moroni schiaccia. Iniziamo a sbagliare troppi placcaggi, Sanchez scappa di nuovo in mezzo al campo e serve al piede Montero che raccoglie e viene placcato da Canna che salva la meta. Possesso e territorio sono esclusivamente Pumas, due volte difendiamo in fuorigioco e Sanchez allunga dalla piazzola. Subita la sbandata torniamo in carreggiata, anche per l’apporto della panchina. Tornati nella metà campo arriva la reazione: penaltouche ai cinque, maul che avanza e meta di Favaro. L’Argentina torna furiosamente avanti ma difendiamo bene al largo e sulle vie verticali attorno al punto d’incontro. Risaliamo il campo e ad un minuto dal termine abbiamo una penaltouche ma la cassaforte non si costruisce. La successiva mischia vede i Pumas sotto pressione, ma un’infrazione permette di calciare ai tifosi. Finisce 30-24.
Argentina: 15 Joaquin Tuculet, 14 Santiago Cordero, 13 Matías Moroni, 12 Juan Martin Hernandez, 11 Manuel Montero, 10 Nicolas Sanchez, 9 Martin Landajo, 8 Facundo Isa, 7 Thomas Lezana, 6 Pablo Matera, 5 Matias Alemanno, 4 Guido Petti, 3 Nahuel Chaparro Tetaz, 2 Agustín Creevy (c), 1 Santiago García Botta
A disposizione: 16 Julian Montoya, 17 Felipe Arregui, 18 Enrique Pieretto, 19 Javier Ortega Desio, 20 Juan Manuel Leguizamón, 21 Tomás Cubelli, 22 Jeronimo de la Fuente, 23 Ramiro Moyano
Marcatori Argentina
Mete: Montero (25), Moroni (60)
Conversioni: Sanchez (60)
Punizioni: Sanchez (11, 20, 31, 36, 57, 65)
Italia: 15 Luke McLean, 14 Leonardo Sarto, 13 Michele Campagnaro, 12 Tommaso Castello, 11 David Odiete, 10 Carlo Canna, 9 Edoardo Gori, 8 Andries van Schalkwyk, 7 Simone Favaro, 6 Abraham Steyn, 5 Marco Fuser, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Ornel Gega, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Oliviero Fabiani, 17 Sami Panico, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Valerio Bernabo’, 20 Robert Barbieri, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Tommaso Allan, 23 Giovanbattista Venditti
Marcatori Italia
Mete: Sarto (35), Favaro (68)
Conversioni: Canna (35)
Punizioni: Canna (15, 28, 39, 42)
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