Hartley e compagni faticano nel primo tempo, poi giocano una superba ripresa e prendono il largo
Partenza sparata dai Wallabies che con due belle manovre fatte di ricicli e allargamenti si portano in piena zona rossa: la prima volta il carrier di casa si isola ed è costretto al tenuto, la seconda porta Hooper in meta alla bandierina dopo intelligente distribuzione della mediana. Il ritmo della squadra di Cheika è altissimo: punizioni battute veloci, palla in continuo movimento e seconda meta che al largo Folau indovina l’angolo giusto su una difesa sotto grossa pressione. I primi punti ospiti arrivano dalla piazzola su una turnover ball che l’Australia aveva scelto di attaccare da piena propria metà campo. Al minuto ’24 un lungo applauso accoglie il ritorno in campo internazionale di Horwill, mentre poche fase dopo Farrell ne aggiunge tre dalla piazzola. Alla mezzora terza meta con Foley che trova un buco nella difesa inglese ma sono egregie chiamata ed interpretazione del TMO per un’ostruzione che ha favorito la corsa dell’apertura Wallabies. La squadra di Eddie Jones non sembra comunque avere armi per creare pericoli e difatti la prima meta di Hartley e compagni arriva su errore di casa: pessima trasmissione del triangolo allargato, Joseph calcia l’ovale vagante e schiaccia. I primi quaranta si chiudono così sul 19-13 Inghilterra, per effetto di un calcio di Farrell allo scadere.
L’avvio di ripresa è di chiara marca ospite. Bella rolling maul da cui si stacca Haskell, Ford subentrato a Burrell sventaglia un passaggio di venti metri su cui arriva Yarde che deve solo schiacciare. Le cose per i Wallabies si complicano con il giallo a Sio (mischia che crolla), il pack in bianco alza la voce e guadagna la punizione che vale il 13-29. La reazione australiana porta di nuovo la firma di Hooper in una meta fotocopia del primo tempo, che trova la difesa inglese ancora in inferiorità numerica al largo (ma sono splendidi i doppi finti penetranti e la seconda ondata che allarga). Il momentum è favorevole ai padroni di casa che tornano in zona rossa e dopo insistita azione arriva la meta di Kuridrani di prepotenza, che trasformata vale il 25-32. Ma le mani sul match le ha messe il pack dell’Inghilterra. Finale bellissimo: prima i tre punti di Foley che riducono ulteriormente il gap, poi la meta di Nowell su turnover ball e splendido chip di Ford che chiude la contesa. Finisce 39-28.
Australia: 15 Israel Folau, 14 Dane Haylett-Petty, 13 Tevita Kuridrani, 12 Samu Kerevi, 11 Rob Horne, 10 Bernard Foley, 9 Nick Phipps, 8 David Pocock, 7 Michael Hooper, 6 Scott Fardy, 5 Rob Simmons, 4 Rory Arnold, 3 Greg Holmes, 2 Stephen Moore (c), 1 Scott Sio
A disposizione: 16 Tatafu Polota-Nau, 17 James Slipper, 18 Sekope Kepu, 19 James Horwill, 20 Dean Mumm, 21 Sean McMahon, 22 Nick Frisby, 23 Christian Lealiifano
Marcatori Australia
Mete: Hooper (9, 59) , Folau (16), Kuridrani (70)
Conversioni: Foley (70)
Punizioni: Foley (37)
Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Anthony Watson, 13 Jonathan Joseph, 12 Luther Burrell, 11 Marland Yarde, 10 Owen Farrell, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 James Haskell, 6 Chris Robshaw, 5 George Kruis, 4 Maro Itoje, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley (c), 1 Mako Vunipola
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Matt Mullan, 18 Paul Hill, 19 Joe Launchbury, 20 Courtney Lawes, 21 Danny Care, 22 George Ford, 23 Jack Nowell
Marcatori Inghilterra
Mete: Joseph (32), Yarde (46)
Conversioni Farrell (32, 46)
Punizioni: Farrell (21, 28, 31, 41, 57, 67)
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