Nonostante un’ora con l’uomo in meno, i verdi ottengono la prima vittoria di sempre in Sudafrica
La prima occasione da punti è sui piedi di Lambie che non centra i pali. L’Irlanda vede la metà campo avversaria ma l’in avanti di Iain Henderson vanifica la manovra. Il Sudafrica si fa notare soprattutto per le molte penalità concesse, mentre la squadra di Schmidt appare più ordinata. Il miglior inizio verde è legittimato dalla meta di Payne: la cassaforte è fatta crollare irregolarmente, Luke Marshall serve il compagno di squadra con un calcetto e arrivano i primi cinque punti del match. Al quarto d’ora due calci per parte cambiano tabellino ma non gap, quando si arriva al minuto ’23: CJ Stander riceve il cartellino rosso per aver travolto Lambie colpendolo al volto dopo un calcio dell’apertura Springboks, costretta ad uscire (involontario, ma non bisogna commettere gesti potenzialmente pericolosi e questo lo è). Con l’uomo in più arrivano il calcio del neo entrato Jantjies e la meta di Mvovo su bel flat pass. L’Irlanda resta addirittura in 13 per il giallo ad Henshaw che placca alta, ma nonostante la doppia inferiorità pareggia i conti con il drop di Jackson. I primi quaranta si chiudono così sul 13-13.
Pronti via e arriva la meta di Murray dopo bell’avanzamento in maul. Passano pochi minuti e per poco Jackson non trova la seconda marcatura della ripresa per i suoi, ma l’ultimo calcetto arriva in linea di meta dove è annullato da De Klerk bravo a fare la copertura corta sull’asse. Le cariche di de Jager ed Etzebeth riportano i padroni di casa a pochi passi dalla meta, ma sul decisivo breakdown i Boks dimenticano la raccolta e subiscono il furto. Al minuto ’65 touche a dieci dalla meta di casa per l’Irlanda ma la cassaforte si forma con ostruzione. Ma il gioco resta in mano verde, il placcatore Springboks non rotola e Jackson ne aggiunge tre portando i suoi sopra break. Dal restart quello che non ti aspetti: passaggio molle di Jackson, du Toit intercetta e vola sotto i pali. L’Irlanda non muore mai: recupera l’ovale, carica a testa base e costruisce il drop del numero dieci che però si spegne a lato. Best e compagni vendono metà campo, il Sudafrica contrattacca dai propri 22 ma è fallosa sul breakdown: Jackson non sbaglia e riporta a 6 i punti di distanza. L’ultima azione è un lungo multifase del Sudafrica ben oltre l’ottantesimo ma Pietersen è travolto al momento di schiacciare in bandierina. Finisce 26-20.
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 JP Pietersen, 13 Lionel Mapoe, 12 Damian de Allende, 11 Lwazi Mvovo, 10 Patrick Lambie, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Siya Kolisi, 6 Francois Louw, 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Adriaan Strauss (c), 1 Tendai Mtawarira
A disposizione: 16 Bongi Mbonambi, 17 Trevor Nyakane, 18 Julian Redelinghuys, 19 Pieter-Steph du Toit, 20 Warren Whiteley, 21 Rudy Paige, 22 Elton Jantjies, 23 Jesse Kriel
Marcatori Sudafrica
Mete: Mvovo (32), du Toit (69)
Conversioni: Jantjies (32, 69)
Punizioni: Lambie (16), Jantjies (26)
Irlanda: 15 Jared Payne, 14 Andrew Trimble, 13 Robbie Henshaw, 12 Luke Marshall, 11 Keith Earls, 10 Paddy Jackson, 9 Conor Murray, 8 Jamie Heaslip, 7 Jordi Murphy, 6 CJ Stander, 5 Devin Toner, 4 Iain Henderson, 3 Mike Ross, 2 Rory Best (c), 1 Jack McGrath
A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Finlay Bealham, 18 Tadhg Furlong, 19 Ultan Dillane, 20 Rhys Ruddock, 21 Kieran Marmion, 22 Ian Madigan, 23 Craig Gilroy
Marcatori Irlanda
Mete: Payne (11), Murray (43)
Converisoni: Jackson (11, 43)
Punizioni: Jackson (19, 68, 77)
Drop: Jackson (19)
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