Nel 1975 Eden Park diventa Lake Eden. E quella vittoria dell’Inghilterra in Nuova Zelanda…
Nuova settimana e nuovo appuntamento con la rubrica che vi porta alla scoperta del calendario ovale.
11 giugno
1988: la Nuova Zelanda ottiene la più larga vittoria di sempre con il Galles. Ad Auckland i Dragoni cadono 54-9.
1995: prima che il titolo passasse a Wilkinson per quanto fatto nella finale della RWC 2003, il drop più famoso d’Inghilterra se lo aggiudica Rob Andrew nel 25-22 con cui il quindici della rosa batte l’Australia ai quarti di finale della RWC 1995.
2005: a Salta l’Argentina batte 35-21 l’Italia. Per gli Azzurri punti dal piede di Peens e Griffen.
2006: a Tokyo l’Italia batte il Giappone 52-6.
12 giugno
1959: si sollevano polemiche in Nuova Zelanda, dopo che i selezionatori decidono di non convocare i giocatori Maori per il tour in Sudafrica.
1993: un calcio di punizione all’ultimo minuto permette a Grant Fox di andare in piazzola e alla Nuova Zelanda di battere 20-18 i Lions nel primo Test della serie.
2004: il regno di Graham Henry comincia alla grande. A Dunedin l’Inghilterra campione del mondo in carica cade 36-3, dopo che i primi quaranta si erano conclusi sul 30-3 per effetto delle mete di Carlos Spencer, Doug Howlett and Joe Rokocoko.
13 giugno
1959: una prova di netta superiorità per i Lions, che marcano cinque mete e battono 24-3 l’Australia.
1987: in uno dei match internazionali che resteranno alla storia, la Francia batte 30-24 l’Australia e guadagna l’accesso alla prima finale iridata di sempre. Decide allo scadere la meta di Serge Blanco.
14 giugno
1975: in un Eden Park che sembra più una piscina, la Nuova Zelanda batte 24-0 la Scozia. Quattro le marcature dei tutti neri. Le immagini testimoniano del perché quel giorno lo stadio venne ribattezzato Lake Eden.
2003: inarrestabile Inghilterra. Nonostante i gialli a Neil Back e Lawrence Dallaglio, la squadra della rosa esce vittoriosa per 15-13 dalla sfida di Wellington contro la Nuova Zelanda.
2004: dopo 30 settimane, l’Inghilterra cede la vetta del ranking. A scalzarla, la Nuova Zelanda.
15 giugno
1963: nasce il gallese Nigel Walker. Rappresenterà la Gran Bretagna nei 110 ostacoli dei Giochi Estivi del 1984, per poi passare al rugby dove collezionerà 17 caps con il Galles.
1968: l’All Blacks Ian Kirkpatrick entra dalla panchina, segna tre mete e permette alla Nuova Zelanda di battere 27-11 l’Australia.
16 giugno
1984: debutta in maglia All Blacks un giovane John Kirwan. Per lui in carriera 63 caps (di cui 62 da titolare) e 143 punti con la maglia tutta nera.
2012: un calcio all’ultimo minuto di Mike Harris permette all’Australia di battere 25-23 al Galles ottenendo così il successo nella serie.
2012: a Christchirch serve un drop all’ultimo minuto di Carter per permettere agli All Blacks di battere 22-19 l’Irlanda.
17 giugno
1995: la semifinale iridata tra Sudafrica e Francia, cominciata per un’ora di ritardo causa abbondantissima pioggia, vede il successo degli Springboks per 19-15.
2005: a Cordoba le mete di Canale, Parisse, Pez e il piede di Peens permettono all’Italia di battere l’Argentina 30-29.
2006: l’Australia si vendica per la sconfitta nella finale iridata 2003 infliggendo all’Inghilterra una sconfitta per 43-18.
2006: a Lautoka le Fiji battono 29-18 l’Italia davanti a 10.000 spettatori.
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