A Johannesburg succede di tutto: i Verdi volano sul +16, ma nella ripresa gli Springboks marcano quattro mete e trionfano 32-26
Gli Springboks hanno il dente avvelenato e cominciano con un buon piglio, aprendo lo score con il piede di Jantjies e respingendo al mittente le primissime cariche irlandesi. I padroni di casa, tuttavia, si confermano ancora troppo disordinati nell’organizzazione offensiva, con spaziature spesso rivedibili ed esecuzioni approssimative. E in difesa non va molto meglio: i Boks concedono due falli nel giro di cinque minuti sul breakdown e gli ospiti passano avanti con due calci di Paddy Jackson. Il gameplan degli uomini di Schmidt è quantomai efficace, mentre dall’altra parte Strauss&co. non riescono a sbrogliare la matassa e commettono errori in serie (oltre ad essere sottomessi in mischia), concedendo altri due penalty a Jackson al 25′ e al 28′ per il 3-12. I primi tre minuti di partita, di fatto, sono già un lontano ricordo per i sudafricani: la mediana irlandese gestisce in maniera impeccabile il ritmo contro una squadra incapace di imbastire anche una minima reazione. E dalla paura all’incubo il passo è breve e porta il nome di Devin Toner, che al 33′ schiaccia la meta del clamoroso 3-19 dopo uno splendido recupero di Payne su un calcio di Jackson. La stessa apertura poi sbaglia un piazzato alla fine del primo tempo e i sudafricani rientrano negli spogliatoi tra i fischi dell’Ellis Park.
In un clima quasi surreale, la ripresa inizia con il Sudafrica sul piede avanzante ma senza nemmeno avvicinarsi alla linea di meta irlandese per almeno un quarto d’ora. Poi, all’improvviso, la fiammata: da una touche giocata velocemente, Le Roux trova un gran break in mezzo ad una distratta difesa dei Verdi e nel due contro uno sull’esterno è l’esordiente Combrinck a concretizzare la meta del 10-19 al 55′. Potrebbe sembrare l’inizio della rimonta, ma dopo quattro minuti gli Springboks crollano ancora. L’Irlanda rifiuta il calcio di punizione all’interno dei 22 e sfida i padroni di casa in touche, marcando una meta con assoluta facilità da maul grazie a Jamie Heaslip (10-24). E’ un altro neoentrato, però, a caricarsi sulle spalle il Sudafrica e a riportare nuovamente galla i suoi: al 63′ è Warren Whiteley ad andare oltre le guardie irlandesi e a schiacciare il 15-26. I Boks ritrovano vigore e sfruttano un comprensibile calo fisico degli irlandesi per lanciare l’assedio ai 22 ospiti, trovando il varco giusto con du Toit (che abbatte letteralmente Jackson) al 70′ per il 22-26. L’inerzia ora è tutta per i sudafricani, che rispetto al primo tempo attaccano con tutt’altro spirito e completano un’insperata rimonta con de Allende: il centro, fin lì a dir poco opaco, rompe due placcaggi e schiaccia in mezzo ai pali la meta del sorpasso. I Verdi non ne hanno più, Jantjies ne mette altri tre e mette il sigillo su una partita che entrerà negli annali. Finisce 32-26.
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 JP Pietersen, 13 Lionel Mapoe, 12 Damian de Allende, 11 Lwazi Mvovo, 10 Elton Jantjies, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Siya Kolisi, 6 Francois Louw, 5 Pieter-Steph du Toit, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Adriaan Strauss (c), 1 Tendai Mtawarira
A disposizione: 16 Bongi Mbonambi, 17 Trevor Nyakane, 18 Julian Redelinghuys, 19 Franco Mostert, 20 Warren Whiteley, 21 Rudy Paige, 22 Morne Steyn, 23 Ruan Combrinck
Marcatori Sudafrica
Mete: Combrinck (55),Whiteley (63), du Toit (70), de Allende (76)
Conversioni: Jantjies (55, 70, 76)
Punizioni: Jantjies (2)
Irlanda: 15 Jared Payne, 14 Andrew Trimble, 13 Robbie Henshaw, 12 Stuart Olding, 11 Craig Gilroy, 10 Paddy Jackson, 9 Conor Murray, 8 Jamie Heaslip, 7 Rhys Ruddock, 6 Iain Henderson, 5 Quinn Roux, 4 Devin Toner, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Jack McGrath
A disposizione: 16 Richardt Strauss, 17 David Kilcoyne, 18 Finlay Bealham, 19 Donnacha Ryan, 20 Sean Reidy, 21 Kieran Marmion, 22 Ian Madigan, 23 Tiernan O’Halloran
Marcatori Irlanda
Mete: Toner (33), Heaslip (59)
Conversioni: Jackson (33, 59)
Punizioni: Jackson (11, 15, 25, 28)
di Daniele Pansardi
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