Seconda sconfitta per la squadra di Cheika: Australia battuta 23-7
Il primo quarto di gara è furioso, intenso, con breakdown a tutta e diverse piccole mischie e bagarre che testimoniano quanto alta sia la pressione su questa sfida. L’Inghilterra si dimostra comunque da subito più ordinata, con il piede di Ford a muovere bene l’ovale negli spazi e il triangolo allargato Wallabies in difficoltà nella gestione del gioco aereo. Il miglior inizio di Hartley e compagni è legittimato dalla meta in cassaforte del capitano inglese, dopo un tentativo di Farrell dalla piazzola che si spegne di poco a lato. Il terreno di gioco in pessime condizioni complica ulteriormente le cose, con mischie instabili. La partita non è spettacolare in senso letterale, ma si apprezzano tantissime cose: il già citato piede di Ford, il lavoro palla in mano dei primi cinque uomini inglesi e l’abilità della terza linea bianca di rallentare gli ovali senza scadere nel fallo. Di fronte un’Australia macchinosa in mediana e imprecisa nella trasmissione: serve una rolling maul, ben timonata da Moore, a muovere il tabellino per la squadra di Cheika. I primi quaranta si chiudono così sul 10-7 Inghilterra.
Dopo altri tre punti di Farrell, la ripresa è di chiara marca australiana, con i padroni di casa che usufruiscono di tantissimo possesso senza però riuscire a colpire una volta arrivati in zona rossa. La squadra di Jones difende con determinazione, mentre palla in mano è sempre il piede di Ford a scandire risalite del campo e guadagni territoriali. Dove gli ospiti sono pericolosi è sulle turnover ball provocate da errori ed isolamenti nella manovra Wallabies: mancano pochi minuti al termine e proprio da pallone di recupero calciato in avanti arriva la meta di Farrell che lo stesso centro converte. Farrell aggiunge altri tre punti, l’Inghilterra vince la partita a scacchi (giocata da giganti) 23-7 e porta a casa la serie.
Australia: 15 Israel Folau, 14 Dane Haylett-Petty, 13 Tevita Kuridrani, 12 Samu Kerevi, 11 Rob Horne, 10 Bernard Foley, 9 Nick Phipps, 8 Sean McMahon, 7 Michael Hooper, 6 Scott Fardy, 5 Sam Carter, 4 Rory Arnold, 3 Sekope Kepu, 2 Stephen Moore (c), 1 James Slipper
A disposizione: Tatafu Polota-Nau, Toby Smith, Greg Holmes, Dean Mumm, Nick Frisby, Christian Leali’ifano, Luke Morahan
Marcatori Australia
Mete: Moore (35)
Conversioni: Foley (35)
Punizioni:
Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Anthony Watson, 13 Jonathan Joseph, 12 Owen Farrell, 11 Jack Nowell, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 James Haskell, 6 Chris Robshaw, 5 George Kruis, 4 Maro Itoje, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley, 1 Mako Vunipola
A disposizione: 16 Jamie George, 17 Matt Mullan, 18 Paul Hill, 19 Joe Launchbury, 20 Courtney Lawes, 21 Jack Clifford, 22 Danny Care, 23 Elliot Daly
Marcatori Inghilterra
Mete: Hartley (19), Farrell (75)
Conversioni: Farrell (19, 75)
Punizioni: Farrell (31, 52, 80)
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