Test Match: Scozia non bellissima ma vincente. Giappone battuto 13-26

Brave Blossoms belli a tratti, per la Scozia ottima prestazione di Laidlaw e del pack ma vanno rivisti alcuni dettagli

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

EDIMBURGO – Giappone e Scozia si incontrano per la sesta volta in una gara “full-capped” (la prima che si gioca nel Paese del Sol Levante) e, finora, i Dark Blues hanno sempre vinto.

 

Il Giappone dell’interim head coach Mark Hammett parte meglio, gestendo l’ovale nelle prime fasi di gara per cercare di mettere subito sotto pressione la difesa scozzese; un brutto errore di Matsushima, però – calcio di avanzamento direttamente in touche – regala una buona piattaforma di attacco alla Scozia, che deve subito fare a meno di Alasdair Dickinson, costretto a lasciare il campo per infortunio. Dalla touche nasce un calcio di punizione per infrazione nel raggruppamento, che manda capitan Laidlaw dalla piazzola per la prima volta; il mediano di mischia scozzese è perfetto e porta avanti i suoi. L’indisciplina sarà un fattore determinante di questo primo tempo, perchè tutti i punti nascono da punizioni concesse per irregolarità. La meta giapponese arriva, quasi improvvisa, al decimo di gioco grazie ad una punizione battuta veloce dal mediano di mischia Shigeno che innesca la ripartenza di Mafi e Tatekawa (servito da un offload del terza centro); la difesa scozzese, colta di sorpresa, abbozza un recupero disperato, riuscendo a fermare l’avanzata del centro. Il riciclo veloce di Shigeno, però, tiene viva l’azione che si chiude solo oltre la linea di meta scozzese – Tamura, che trasforma la marcatura, offre a capitan Horie il passaggio decisivo che vanifica l’intervento di Fraser Brown. La Scozia torna in attacco e trova il contro-sorpasso con due piazzati di Laidlaw (il primo per tenuto di Tamura, forzato dalla pressione di McInally, il secondo per la mischia vinta dal pack); dieci minuti dopo, Hogg infila la difesa giapponese ma solo grazie ad un velo di John Hardie. Tamura decide di piazzare, trovando i pali da metà campo e riportando avanti i suoi. Quando la gara sembra in una fase di stallo, la maul scozzese si prende la scena negli ultimi dieci minuti del primo tempo. Inagaki si fa pescare in fuorigioco nel tentativo di fermare la prima, mentre sulla seconda – che nasce dall’ennesima penal’touche – Tui entra laterale e finisce nel sin-bin, dopo che il direttore di gara aveva appena richiamato all’indisciplina capitan Horie. Il Giappone è ormai costretto a ricorrere solo all’indisciplina per fermare le avanzate scozzesi e paga ancora pegno quando Matsuda opta per un in-avanti volontario per bloccare l’ultimo passaggio di Hogg su Seymour, al termine di un’azione multifase sviluppatasi da sinistra a destra sui 5m giapponesi. Ben O’Keeffe si consulta con l’italiano Mitrea, assistente di linea, prima di mostrare il giallo all’estremo giapponese e concedere la meta tecnica alla Scozia, trasformata da Laidlaw. Il Giappone, nonostante giochi adesso in tredici, ha un’ultima occasione per mettere punti a referto ma Tamura non trova i pali dalla piazzola. Le squadre vanno a riposo con i Dark Blues avanti di sei punti sul 10-16.

 

La ripresa si apre con la Scozia ancora in attacco e ancora oltre la meta, approfittando della doppia inferiorità numerica nipponica. Jackson trova Hoyland sulla sinistra con un perfetto cross-kick, ma l’ala scozzese viene fermata ad un palmo dalla linea dalla difesa avversaria. L’azione resta viva e Nel è bravo ad uscire da un raggruppamento col pick-and-go decisivo. Laidlaw è ancora perfetto dalla piazzola, da posizione angolata, e manda il Giappone – che torna in quindici pochi minuti dopo – a tredici lunghezze di distacco. I Brave Blossoms riducono a dieci punti lo svantaggio con un piazzato di Tamura ma la Scozia, nonostante qualche errore, c’è e torna subito in attacco, sfiorando ancora la marcatura – Taylor sfrutta la touche battuta veloce arrivando ad un palmo dalla linea, ma la Scozia ha ancora il possesso perchè Tamura entra laterale nel raggruppamento. I Dark Blues scelgono la mischia, che il pack vince creando la piattaforma ideale per l’ennesimo assalto (fatto di pick-and-go) che si porta in dote un calcio di punizione che Laidlaw calcia tra i pali. Il Giappone cerca ancora di ridurre lo svantaggio, ma commette qualche errore che frustra tutti i tentativi.

 

Il Giappone è la squadra che ha mostrato il gioco migliore, nonostante sia stato troppo incostante, ma ha pagato carissima l’indisciplina del primo tempo, mentre la Scozia ha attuato il suo ‘semplice’ game-plan, cercando di concentrarsi – come diceva Cotter alla vigilia – sull’esecuzione degli schemi e sul cercare di mettere punti a referto. Si sono viste cose buone, soprattuto da capitan Laidlaw e dai “soliti noti”, Hogg e il pack, con la buona esecuzione delle fasi statiche, ma in mediana paga l’assenza di Russell. Jackson, che non vestiva la maglia numero 10 dall’autunno 2013, non ha impressionato e, nel complesso, Cotter dovrà concentrarsi in settimana sulla messa a punto dei dettagli, soprattuto dei meccanismi in fase offensiva. Non ci si poteva aspettare molto di più, comunque, da giocatori che erano fermi da alcune settimane. A Toyota City, la Scozia vince il primo test estivo battendo il Giappone 13-26.

 

Di Matteo Mangiarotti

 

Giappone: 15 Kotaro Matsushima, 14 Mifiposeti Paea, 13 Tim Bennetts, 12 Harumichi Tatekawa, 11 Yasutaka Sasakura, 10 Yu Tamura, 9 Kaito Shigeno, 8 Amanaki Mafi, 7 Shokei Kin, 6 Hendrik Tui, 5 Naohiro Kotaki, 4 Hitoshi Ono, 3 Kensuke Hatakeyama, 2 Shota Horie, 1 Keita Inagaki
A disposizione: 16 Takeshi Kizu, 17 Masataka Mikami, 18 Shinnosuke Kakinaga, 19 Kotaro Yatabe, 20 Hiroki Yamamoto, 21 Keisuke Uchida, 22 Kosei Ono, 23 Rikiya Matsuda

Marcatori Giappone
Mete: Horie (10′),
Conversioni: Tamura (10′)
Punizioni: Tamura (29′, 55′)

 

Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Duncan Taylor, 12 Matt Scott, 11 Damien Hoyland, 10 Ruaridh Jackson, 9 Greig Laidlaw, 8 Ryan Wilson, 7 John Hardie, 6 John Barclay, 5 Jonny Gray, 4 Richie Gray, 3 Willem Nel, 2 Stuart McInally, 1 Alasdair Dickinson
A disposizione: 16 Fraser Brown, 17 Rory Sutherland, 18 Moray Low, 19 Tim Swinson, 20 David Denton, 21 Henry Pyrgos, 22 Peter Horne, 23 Sean Maitland

Marcatori Scozia
Mete: meta tecnica (38′), Nel (42′)
Conversioni: Laidlaw (37′, 43′)
Punizioni: Laidlaw (4′, 15′, 19′, 63′)

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