Test Match: la Scozia vince a Tokyo contro un ottimo Giappone

Scozia incostante ma vincente, grande prova di carattere. Finisce 21-16

ph. Dylan Martinez / Action Images

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EDIMBURGO – Il Giappone cerca la rivincita, dopo la sconfitta rimediata sabato scorso, mentre la Scozia vuole chiudere al meglio il suo tour estivo, cercando anche di mostrare miglioramenti rispetto al match di Toyota City. Cotter conferma il XV annunciato giovedì solo mezz’ora prima del calcio d’inizio, perchè lo staff sanitario dei Dark Blues dà la “luce verde” a Tommy Seymour solo dopo il riscaldamento – l’ala dei Warriors aveva un problema muscolare.

 

Ci sono 26°C e forte umidità a Tokyo quando Tamura dà inizio alla gara. Il Giappone aggredisce subito al breakdown ma è la Scozia a muovere per prima il tabellino con Henry Pyrgos, oggi in campo al posto di Laidlaw, che calcia tra i pali alla prima occasione a punire un fuorigioco giapponese. Come settimana scorsa, però, il Giappone risponde subito, attaccando a testa bassa e muovendo veloce l’ovale; il dinamismo dei Brave Blossoms mette in grosse difficoltà la difesa scozzese che è costretta all’indisciplina e Tamura calcia tra i pali la seconda punizione – la prima viene battuta veloce da Shigeno – riportando la gara in parità. Dopo qualche fase di gioco in cui le squadre cercano di avanzare con calci tattici – e Pyrgos riporta avanti i suoi a punire un altro fuorigioco – il Giappone va in meta con una delle sue ripartenze letali: recuperato l’ovale in un raggruppamento sulla metà campo, Mafi rompe la difesa scozzese innescando l’avanzata che si chiude, dopo due passaggi, con Shigeno in tuffo sotto i pali scozzesi.
Tamura trasforma ma la Scozia riduce subito lo svantaggio, ancora con Pyrgos – che poco prima aveva fallito il suo primo calcio. La gara resta molto intensa e gli errori di handling sono dovuti alla pressione portata dai difensori di entrambe le squadre e alla forte umidità; il Giappone allunga ancora alla mezz’ora, ancora col piede di Tamura e ancora a punire l’indisciplina scozzese al breakdown. La prima frazione si chiude coi Brave Blossoms ancora in attacco; penal’touche per la Scozia, palla persa e ripartenza giapponese che, a tempo scaduto, si ferma dopo molte fasi per un intercetto difensivo. Il Giappone va a riposo avanti 13-9 e, per quanto visto finora, il risultato va quasi stretto ai padroni di casa, più pericolosi e costanti rispetto agli avversari, la Scozia, che finora ha alternato cose buone e cose meno buone, soffrendo moltissimo l’intraprendenza giapponese.

 

La ripresa comincia con l’Imperatore del Giappone, Akihito, presente sugli spalti per la prima volta per una gara dei Brave Blossoms a dare loro, se necessario, ulteriori motivazioni a fare bene. La Scozia, invece, continua a faticare, commettendo qualche errore non-forzato di troppo che impedisce ai Dark Blues di giocare con fluidità; Cotter cambia tutta la prima linea e dopo quattro minuti deve inserire John Hardie al posto dell’infortunato Wilson, con Strauss che si sposta al centro della terza linea. Il Giappone, però, vince la prima mischia chiusa e poco dopo allunga ancora il vantaggio con Tamura dalla piazzola; Cotter inserisce Laidlaw al posto di Pyrgos – che ha giocato comunque una buona gara – e il mediano di Gloucester ha subito occasione di mettersi in mostra, calciando i primi tre punti della sua gara. La Scozia continua a faticare in fase di costruzione di gioco e Cotter fa esordire il giovane centro degli Stormers, Huw Jones, spostando Horne apertura al posto di Jackson e Matt Scott nel suo ruolo più naturale di primo centro. Il Giappone inizia a concedere qualche punizione e Mitrea – buona la prova del direttore di gara italiano – richiama capitan Horie per chiedere disciplina (aspetto che comunque i Brave Blossoms hanno migliorato rispetto a settimana scorsa); Laidlaw calcia ancora tra i pali da lunga distanza, accorciando il distacco ad un solo punto. L’ultimo quarto di gara si apre con un’azione giapponese che si chiude, dopo ventisei fasi, per un in-avanti ad un palmo dalla linea di meta scozzese; la Scozia prova ad uscire palla in mano dai propri 22m, ma deve calciare per alleviare la pressione anche dopo aver vinto la mischia sui propri 5m. Tuttavia, i Dark Blues passano in vantaggio al 70′ con un piazzato ‘monstre’ di Laidlaw da quaranta metri, che toglie un po’ di pressione dalle spalle dei suoi compagni; il mediano di mischia si ripete sette minuti dopo, prima che il pack vinca una mischia di importanza capitale sui propri 10m. Hogg calcia in touche, quando Sean Lamont entra in campo, ad un minuto dal termine, prendendosi il suo cap 109. La Scozia riesce a tenere l’ovale e, a tempo scaduto, arriva un’altra punizione che sancisce la fine della gara – con Hogg che calcia l’ovale sugli spalti.

 

Secondo successo consecutivo della Scozia, quindi, che ha saputo stringere i denti e tenere testa ad un Giappone a tratti ‘spiritato’ e che, ancora una volta, ha saputo mettere in campo il gioco migliore. I Brave Blossoms hanno pagato carissima l’indisciplina, ancora una volta, perchè hanno concesso troppe punizioni calciabili contro una squadra che vanta numerosi cecchini; nonostante il risultato, però, il Giappone ha mostrato ulteriori segnali di crescita. Cotter si porta a casa un’iniezione di fiducia per lo spirito messo in campo dai suoi; ci sono ancora aspetti da sistemare, ma la Scozia conferma di essere sulla buona strada. Vincere oggi non era facile, contro un avversario che può davvero mettere in difficoltà chiunque. All’Ajinomoto Stadium di Tokyo – dove si giocherà la gara inaugurale di Japan 2019 – il Giappone viene sconfitto 16-21 dalla Scozia.

 

Giappone: 15 Rikiya Matsuda, 14 Male Sa’u, 13 Tim Bennetts, 12 Harumichi Tatekawa, 11 Yasutaka Sasakura, 10 Yu Tamura, 9 Kaito Shigeno, 8 Amanaki Mafi, 7 Shoukei Kin, 6 Hendrik Tui, 5 Naohiro Kotaki, 4 Hitoshi Ono, 3 Kensuke Hatakeyama, 2 Shota Horie (c), 1 Keita Inagaki
A disposizione: 16 Takeishi Kizu, 17 Masataka Mikami, 18 Shinnosuke Kakinaga, 19 Kotaro Yatabe, 20 Ryu Kolinasi Holani, 21 Keisuke Uchida, 22 Kosei Ono, 23 Mifi Poseti Paea

Marcatori Giappone
Mete: Shigeno (20′)
Conversioni: Tamura (21′)
Punizioni: Tamura (6′, 29′, 49′)

 

Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Matt Scott, 12 Peter Horne, 11 Sean Maitland, 10 Ruaridh Jackson, 9 Henry Pyrgos (c), 8 Ryan Wilson, 7 John Barclay, 6 Josh Strauss, 5 Jonny Gray, 4 Richie Gray, 3 Moray Low, 2 Stuart McInally, 1 Rory Sutherland
A disposizione: 16 Fraser Brown, 17 Gordon Reid, 18 Willem Nel, 19 Tim Swinson, 20 John Hardie, 21 Greig Laidlaw, 22 Huw Jones, 23 Sean Lamont

Marcatori Scozia
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Pyrgos (2′, 15′, 25′), Laidlaw (52′, 59′, 70′, 77′)

Di Matteo Mangiarotti

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