Il presidente di USA Rugby si dice molto interessato a una opzione sulla quale però bisogna “avere uno sguardo realistico”
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato dell’intervista del chief executive della federazione irlandese Philip Browne, che all’Irish Times ha aperto la porta all’ipotesi di un ingresso nella Guinness Pro12 di una franchigia con sede in Nord America (senza escludere neppure la Spagna). Una opzione sicuramente affascinante e dagli importanti risvolti commerciali ma che dal punto di vista logistico presenta non pochi problemi.
Una possibilità comunque sul tavolo, che ora riceve nuovo sostegno da USA Rugby, ovvero la federazione a stelle e strisce: il presidente Bill Latham ha detto a ESPNscrum di essere “sinceramente interessato” anche se poi sottolinea immediatamente che “bisogna avere uno sguardo realistico sulla fattibilità della cosa e ancora non abbiamo fatto nessun passo concreto” lungo un sentiero che si preannuncia comunque parecchio lungo.
“Siamo interessati a qualunque possibilità di crescita, che incoraggi l’interesse nel nostro sport – prosegue Latham – ma la discussione è ancora in una fase molto preliminare”. E poi c’è anche un problema climatico, visto che gli inverni lungo la parte settentrionale della costa est degli Stati Uniti sono molto rigidi e il presidente della federazione non si nasconde: “Avremmo tifosi che vengono dalle nostre parti ma in quel periodo dell’anno giocare potrebbe rivelarsi difficile. Dobbiamo considerare un po’ tutti i fattori”.
Latham parla anche della discussione in corso sulle modifiche da apportare al calendario internazionale: “Faccio parte del board internazionale equesto è un tema molto importante per la mia federazione e per tutte le altre comprese nel tier-two. Pr la salute dei giocatori non vogliamo che i nostri atleti giochino magari per 48 o 49 weekend all’anno. Biogna tenere conto di tanti aspetti, anche quello che le nazionale di seconda fascia abbiano la possibilità di giocare gare competitive”.
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