A Johannesburg i padroni di casa battono i neozelandesi 42-30. Tra una settimana l’atto conclusivo contro gli Hurricanes
Il leitmotiv del match è chiaro fin dalle prime battute. Sono i padroni di casa a fare la partita e a menare le danze e, al 5′, a trovare subito la prima meta dell’incontro: al termine di un bel multifase è Jantjies a trovare il varco nella difesa neozelandese e a marcare in mezzo ai pali. Gli Highlanders fanno fatica ad entrare in ritmo, mentre i Lions giocano con fiducia e senza timori reverenziali su tutti e due i lati del campo. Dopo un giro dalla piazzola per Sopoaga e Jantijes, al 24′ i sudafricani trovano ancora il bersaglio grosso con Rohan Janse van Rensburg, abile a spaccare in due la difesa ospite con un gran break per il 17-3. Lions che continuano ad osare tanto in fase offensiva (forse anche troppo) tra offload e ricicli ad alto coefficiente di difficoltà, sprecando potenziali occasioni per creare nuovi pericoli. La partita si mantiene piacevole proprio grazie alla vivacità dei sudafricani, a cui gli Highlanders cercano di opporre un maggiore gioco tattico per cogliere impreparati i padroni di casa. A dare un ulteriore vantaggio ai Lions, tuttavia, c’è anche una mischia dominante contro la prima linea di Otago, in sofferenza su ogni ingaggio. Gli ospiti muovono il punteggio soltanto allo scadere, con un piazzato di Sopoaga per il 17-6.
L’inizio della ripresa è uno shock per gli Highlanders. Al 45′ Jantjies centra i pali dalla distanza, due minuti dopo è la stessa apertura a battere un paio di difensori nei propri 22 e a risalire splendidamente il campo, per poi scaricare sul puntuale Skosan che brucia Naholo e marca il 25-6. Sembrerebbe quasi il colpo del ko, ma sul restart gli Highlanders recuperano subito l’ovale e sul veloce allargamento Faddes accorcia sul 25-11. Le speranze neozelandesi, tuttavia, durano una manciata di minuti. Dopo tre punti regalati per il 28-11, i Lions tornano a bussare con decisione e trovano la quarta meta con un devastante Jaco Kriel, che riceve un cross kick di Jantjies (in dubbio fuorigioco) e lascia sul posto Dixon (35-11). Gli Highlanders si riversano nella metà campo Lions alla ricerca di una disperata rimonta, ma l’unico a reggere di fatto la straripante fisicità dei sudafricani è Naholo. Al 65′ Sopoaga accorcia sul -19 marcando alla bandierina, ma i Lions continuano a mantenere in assoluto controllo del match. E al 73′ offrono ancora spettacolo. Jantjies scavalca la difesa con un chip delizioso, Mostert raccoglie e serve il puntuale Erasmus per la quinta splendida meta del 42-16. Pochi minuti dopo Sopoaga e Naholo (i migliori tra i suoi) confezionano la marcatura del 42-23, Wheeler nel finale arrotonda sul 43-30 che non rispecchia i reali valori espressi in campo. Per i Lions è la prima finale della storia.
Lions: 15 Andries Coetzee, 14 Ruan Combrinck, 13 Lionel Mapoe, 12 Rohan Janse van Rensburg, 11 Courtnal Skosan, 10 Elton Jantjies, 9 Faf De Klerk, 8 Ruan Ackermann, 7 Warwick Tecklenburg, 6 Jaco Kriel (c), 5 Franco Mostert, 4 Andries Ferreira, 3 Julian Redelinghuys, 2 Malcolm Marx, 1 Dylon Smith
A disposizione: 16 Armand van der Merwe, 17 Corné Fourie, 18 Jacques van Rooyen, 19 Lourens Erasmus, 20 Steph de Witt, 21 Dillon Smit, 22 Howard Mnisi, 23 Jaco van der Walt
Marcatori Lions
Mete: Jantjies (5), Jense van Rensburg (24), Skosan (47), Kriel (55). Erasmus (73)
Punizioni: Jantjies (21, 45, 52)
Conversioni: Jantijes (5, 24, 55, 73)
Highlanders: 15 Ben Smith (c), 14 Waisake Naholo, 13 Matt Faddes, 12 Malakai Fekitoa, 11 Patrick Osborne, 10 Lima Sopoaga, 9 Aaron Smith, 8 Luke Whitelock, 7 James Lentjes, 6 Elliot Dixon, 5 Tom Franklin, 4 Alex Ainley, 3 Josh Hohneck, 2 Ash Dixon, 1 Daniel Lienert-Brown
A disposizione: 16 Greg Pleasants-Tate, 17 Aki Seiuli, 18 Ross Geldenhuys, 19 Joe Wheeler, 20 Liam Squire, 21 Dan Pryor, 22 Te Aihe Toma, 23 Marty Banks
Marcatori Highlanders
Mete: Faddes (48), Naholo (74), Wheeler (80)
Punizioni: Sopoaga (19, 40)
Conversioni: Sopoaga (74, 80)
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