L’ex numero uno della Federazioni neozelandese teme per le sorti del torneo dell’Emisfero Sud
Dell’intenzione da parte di World Rugby di voler armonizzare i calendari internazionali abbiamo già discusso anche su queste pagine, ma dalla Nuova Zelanda c’è chi non vede percorribile la strada indicata da tanti negli ultimi mesi, in primis dal numero del massimo organismo mondiale Bill Beaumont. “Non riesco a capire cosa voglia dire il concetto di stagione globale. Mi sembra irrealizzabile”: parole e musica di David Moffett, ex presidente della Federazione neozelandese. “In Francia la stagione finisce a giugno ed inizia ad agosto, è impossibile pensare di creare una cosiddetta stagione globale”. A Radio Sport, Moffett ha parlato di “altri problemi nel rugby”, in particolar modo per quanto riguarda il Super Rugby. “Se questo format dovesse restare per altri cinque anni, il torneo morirà. Capisco la questione economica, ma si sta cercando la quantità e non la quantità. La gente non è idiota, non guarderà più e non seguirà più la competizione”.
Ma Moffett ne ha anche per la SANZAR, la cui scelta di spostare un match del Rugby Championship nell’Emisfero Nord è poco comprensibile a suo modo di vedere. “Cosa diciamo ai tifosi? E’ una situazione senza controllo. E’ come se i dirigenti stessero cercando delle scuse per fare dei viaggi intorno al mondo, piuttosto che costruire qualcosa di concreto all’interno dei nostri confini”.
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