Il ct dei campioni del mondo si ‘allinea’ alle parole di Steve Tew sul futuro del rugby internazionale dopo il 2019
Il 2019 avrà tutta l’aria di essere un anno spartiacque per l’intero panorama rugbistico. Non solo per l’attesa Coppa del Mondo in Giappone, ma anche per la spinosa questione del calendario dei test match, programmati da qui ai prossimi tre anni ma su cui regna l’incertezza per le stagioni successive. World Rugby ha promesso delle discussioni intorno al tema (a settembre ci sarà un importante meeting in Argentina), ma nel frattempo dalla Nuova Zelanda continuano le pressioni per la creazione di una stagione internazionale a partire dal 2020.
L’alternativa? Quella già epsressa da Steve Tew negli scorsi mesi, ovvero una soluzione autonoma che porterebbe gli All Blacks a negoziare individualmente gli accordi per le partite. E Steve Hansen, nel corso di un’intervista a Newstalk ZB, ha ribadito ancora il concetto: “Ogni anno ci viene chiesto di giocare di più e Tew ha ragione per quanto riguarda il lato economico. Se dovessimo organizzare noi stessi le partite, sono sicuro che le squadre dell’Emisfero Nord vorrebbero giocare tanti test contro di noi. Con noi riempiono i loro stadi e guadagnano un sacco di soldi”.
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