Manca poco all’edizione 2016. Ai raggi X le quattro partecipanti: l’Australia, per dimenticare Jones
Quando sarà da poco smaltita l’euforia per il torneo maschile e femminile di rugby Seven ai Giochi Estivi di Rio 2016, non bisognerà attendere molto per il ritorno in campo del grande rugby internazionale. L’Emisfero Sud si dà infatti appuntamento tra dieci giorni esatti per il Rugby Championship 2016, che prenderà il via da Sydney dove si affronteranno Australia e Nuova Zelanda mentre a completare il primo turno saranno Sudafrica e Argentina in campo a Nelspruit. Un torneo che da sempre è sinonimo di partite emozionanti, grandi giocate, velocità e fisicità. E da quest’anno anche i tifosi europei potranno godere dal vivo dello spettacolo: la partita che chiude la manifestazione, quella tra Argentina e Sudafrica dell’8 ottobre, è in programma a Londra nel tempio di Twickenham. E i favoriti, neanche a dirlo, sono sempre gli All Blacks. Prepariamoci al Rugby Championship 2016 con l’analisi ai raggi X delle squadre. Iniziamo con l’Australia.
La Rugby World Cup 2015, terminata con la sconfitta in finale contro la Nuova Zelanda, aveva lasciato buone sensazioni alla truppa Wallabies. Un numero dieci su cui fare affidamento, una coppia di flanker tanto atipica quanto efficiente quando si tratta di dominare il breakdown e la conferma di aver trovato in Cheika la persona giusta attorno cui costruire i Wallabies del futuro dopo la parentesi McKenzie (e di fatto l’ex tecnico di Stade Francais e Waratahs ha rinnovato fino al 2019). Poi però è arrivata la finestra internazionale di giugno con i tre ceffoni ricevuti dall’Inghilterra che ha sbancato l’Australia con il punteggio di 3-0 nella serie. C’è da capire come reagirà una squadra che si è riscoperta ancora una volta debole nei primi cinque uomini (ma di fronte a giugno c’era un avversario spiritato, guidata da un Eddie Jones stratega) e che a livello di tenuta mentale sembra rivivere certi fantasmi del recente passato, e le cui franchigie del Super Rugby sono reduci da una stagione di secondo livello.
Tra i convocati c’è l’ex oversea Quade Cooper, che dopo l’anno con più ombre che luci torna in patria nel Super Rugby per ritrovare la forma migliore. Per il resto, la linea dei trequarti presenta i soliti pezzi da novanta Ashley-Cooper, Israel Folau, Bernard Foley, Matt Giteau, Drew Mitchell, Matt Toomua e Tevita Kuridrani. Ancora una volta, saranno i primi cinque uomini a deciderne le sorti.
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