All Blacks eliminati, il Giappone non smette di vincere. Giovedì si decidono le medaglie
Si sono giocati a Rio i quarti di finale del torneo di rugby Seven maschile. Ecco come sono andate le partite e gli accoppiamenti delle semifinali.
Fiji-Nuova Zelanda: che bella la prima azione delle Fiji che porta in meta Kolinisau. Dura oltre un minuto e mezzo e condensa il rugby isolano e il manuale del rugby Seven: spazi attaccati, arretramenti per leggere la difesa, collisioni fisiche, offload e forzature da mani nei capelli (per il placcaggio alto non chiuso bisogna aspettare la seconda azione). Pochi minuti più tardi il giallo al neozelandese R.Ioane per placcaggio pericoloso a ribaltare lascia più di un dubbio. Ma nonostante l’inferiorità, Kaka si inventa il chip a scavalcare che lo porta in meta sotto i pali e che chiude il primo tempo sul 7-5 per i tutti neri. Si ricomincia con un’altra azione figiana, ben difesa dalla linea neozelandese fino a quando Tuwai Vunisa rompe il diretto placcaggio e si invola sotto i pali. Nel secondo tempo la Nuova Zelanda proprio non vede la palla, controllata dalla Fiji che accettano anche di giocare nella propria metà campo mantenendo però sempre vivo l’ovale perso solamente per un intercetto su un riciclo tanto veloce quanto forzato. L’ultima azione è in mano ai kiwi ma si esaurisce con un tenuto. Vittoria meritata per le Fiji che si impongono 12-7.
Giappone-Francia: continua la marcia trionfale dei nipponici, che battono i Bleus 12-7 e staccano il pass per giocarsi le medaglie. Il primo tempo, equilibratissimo così come tutta la partita, si chiude sul 7-0 per la Francia in meta con Cler dopo intelligente incrocio che libera la superiorità al largo. Appena iniziativa la ripresa Lote Tuqiri batte una punizione veloce, incorna la difesa e schiaccia. La partita fatica a trovare un vero padrone e per decidere chi passa il turno serve l’ultimo lungo attacco del Giappone: la Francia in apnea difensiva dimentica la guardia e Goto raccoglie e schiaccia indisturbato sotto i pali.
Gran Bretagna-Argentina: i tempi regolamentari di una partita di rugby Seven possono finire 0-0, ma ciò non significa che il match sia noioso. Tutt’altro, perché team Great Britain e i Pumas provano in tutti i modi a vincerla, anche con un drop per parte, quello britannico durante l’extra-time e che si spegne sul palo. Poi sugli sviluppi dell’azione arriva la meta di Bibby che manda i suoi in semifinale. Vince la Gran Bretagna 5-0.
Sudafrica-Australia: la prima meta è dei Blitzbokke con Specman, ben invitato nello spazio aperto dai compagni di squadra. Il pallino del gioco resta in mano sudafricana: la difesa Wallabies è sotto pressione e concede numeri al largo dove Senatla schiaccia indisturbato. Prima della fine del tempo arriva la reazione australiana, con la marcatura di prepotenza di Cusack che si schianta sulla difesa e cade oltre la linea. Il primo tempo termina 10-5 Sudafrica. L’avvio di ripresa vede i sudafricani pericolosamente nei 22: prima De Jongh non riesca a schiacciare alla bandierina, poi Afrika si schianta sulla linea e marca la terza meta dei suoi che consegna l’inerzia del match ai Blitzbokke. La quarta è invece realizzata di nuovo da Senatla dopo calcione su palla sporca. Finisce 22-5.
Semifinali
Gran Bretagna-Sudafrica
Giappone-Fiji
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