A Wellington i padroni di casa controllano la contesa imponendosi senza problemi
La partita comincia con i padroni di casa che schiacciano subito il pedale dell’acceleratore e dopo sette minuti marcano subito una meta con Dagg, che viene convertita da Barrett. L’Australia però non demorde e pur riconoscendo la superiorità rivale in molti aspetti del gioco comincia a raccogliere punti andando a pizzicare l’indisciplina dei neozelandesi. Foley all’undicesimo sistema le cose sul 7-3, ma Barrett dalla piazzola ristabilisce le distanze, prima di ispirare nuovamente Dagg che poco dopo il ventesimo è ancora autore di una realizzazione pesante. Le distanze sembrano già ampissime fra le due contendenti in campo a Wellington, ma nel finale di frazione i Wallabies riescono a ricucire il gap grazie al piede educato di Foley e Hodge, nonostante Coleman subisca anche un cartellino giallo che lasci gli australiani in quattordici. Si va al riposo quindi sul 15-9 per gli All Blacks.
Il restart della ripresa si contraddistingue per il nervosismo, poi però i campioni del mondo danno una nuova scossa alla partita: Dagg vince un duello aereo contro Cooper rilanciando l’azione, Aaron Smith si fa trovare pronto aprendo al largo per Barrett che serve Ben Smith, il quale recapita a Savea che fa esplodere la sua corsa per recapitare alla bandierina. Il numero dieci poi, non sbaglia la conversione. Lo score dice Nuova Zelanda 22-9 Australia.
Fra il cinquantesimo e l’ora di gioco è il momento di una lunga girandola di cambi, da una parte e dall’altra, ma le cose non cambiano, anzi. Kieran Read e compagni si stanziano nei ventidue della squadra di Cheika e al terzo tentativo da maul vanno ancora in meta con Sam Cane. E’ l’azione che chiude definitivamente i giochi. Barrett converte per la terza volta. Sul 29-9 gli All Blacks non si risparmiano onorando l’impegno fino all’ultimo, ma il punteggio non cambia. Phipps allo scadere avrebbe la chance di mettere a segno la “meta della bandiera” per gli australiani, che però non sfrutta facendosi sfuggire l’ovale sul più bello. I “Tuttineri” vincono trovando un’altra volta il punto di bonus offensivo.
All Blacks: 15 Ben Smith, 14 Israel Dagg, 13 Malakai Fekitoa, 12 Anton Lienert-Brown, 11 Julian Savea, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Sam Cane, 6 Jerome Kaino, 5 Samuel Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Dane Coles, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 James Parsons, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumuina, 19 Liam Squire, 20 Ardie Savea, 21 TJ Perenara, 22 Aaron Cruden, 23 Seta Tamanivalu
Mete: Israel Dagg(7),Israel Dagg(21), Julian Savea(46), Sam Cane (61)
Conversioni: Beauden Barrett(8), Beauden Barrett(47), Beauden Barrett (62)
Punizioni: Beauden Barrett(13)
Australia: 15 Israel Folau, 14 Adam Ashley-Cooper, 13 Samu Kerevi, 12 Bernard Foley, 11 Dane Haylett-Petty, 10 Quade Cooper, 9 Will Genia, 8 David Pocock, 7 Michael Hooper, 6 Scott Fardy, 5 Adam Coleman, 4 Kane Douglas, 3 Sekope Kepu, 2 Stephen Moore, 1 Scott Sio
A disposizione: 16 Tatafu Polota-Nau, 17 James Slipper, 18 Allan Ala’alatoa, 19 Dean Mumm, 20 Will Skelton, 21 Tevita Kuridrani, 22 Reece Hodge, 23 Nick Phipps
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Bernard Foley(11),Bernard Foley(20),Reece Hodge(34)
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