Unico successo di Ulster. Poi Leinster, Munster e Connacht (in ordine decrescente…)
DUBLINO – Una sola vittoria per le quattro province irlandesi nel secondo turno del Guinness Pro12. Dopo 160 minuti dunque solo Ulster ha vinto entrambe le gare, anche se è stata quella col calendario migliore.
La prima a scendere in campo è stata Munster, battuta in casa dai Cardiff Blues 23-24. La squadra del nuovo director of rugby Erasmus sta tentando di assimilare il nuovo sistema di gioco. A tratti si è vista una squadra organizzata e piacevole in attacco, ma la continuità sembra ancora lontana e gli errori, soprattutto difensivi, troppi. Cardiff ha retto l’urto dei momenti migliori dei rossi e atteso gli errori che, puntuali, le hanno consegnato la partita. Per Munster ora c’è da attendere con ansia l’esito dei test sugli infortuni di Dave Foley, Tommy O’Donnell e Rory Scannell. In ogni caso per la prossima partita a Newport dovrebbero tornare a disposizione i nazionali Conor Murray e Keith Earls, col capitano Peter O’Mahony anch’egli vicino al rientro.
Leinster ha giocato sabato pomeriggio la partita più attesa della giornata a Scotstoun contro i Warriors. La squadra di Leo Cullen (con Lancaster al debutto come allenatore della difesa) ha giocato una prestazione dai due volti. Fino al 53’ ha messo in mostra il piglio della grande squadra, reagendo colpo su colpo ai Warriors e costruendo un vantaggio di 10 punti. Protagonista di questa fase Joey Carbery che dopo il debutto con due mete contro Treviso ha impressionato ancora, conducendo la squadra col piglio del veterano e lampi di talento puro (magistrale il calcio assist per la meta di Kirchener al 40’). Nel finale di primo tempo è stato capace di creare qualcosa ogni volta che ha avuto l’ovale. Poi, al 53’ sul 22-12 per Leinster, ha tentato un passaggio troppo lungo e rischioso: insieme all’ovale Seymour ha intercettato l’inerzia della gara, da quel momento sempre dalla parte di Glasgow. Errori di gioventù, una lezione che all’RDS sperano Carbery impari alla svelta, visto che le potenzialità di questo 20enne sono enormi. Da non dimenticare che Leinster ha affrontato un Glasgow al completo senza quasi tutte le stelle nazionali (O’Brien, Heaslip, Henshaw, Toner e Sexton).
L’unica vittoria è venuta da Ulster che ha rispettato il pronostico a Treviso, pur faticando come la prima prestazione della Benetton a Dublino faceva capire. Anche a Monigo il protagonista è stato Pienaar, che sembra intenzionato a ricordare a tutta l’Irlanda quanto costerà il non rinnovargli il contratto. I biancorossi di Belfast come detto sono gli unici irlandesi con due vittorie, ma il calendario fin qui li ha agevolati. Al prossimo turno a Belfast arrivano gli Scarlets, poi con la trasferta a Glasgow si inizia a fare sul serio.
Infine Connacht, travolta in casa anche dagli Ospreys. Dov’è il sacro fuoco della scorsa stagione? I gallesi hanno inflitto un altro duro colpo alla squadra di Pat Lam, che pure aveva annunciato una reazione da parte dei suoi. A dire il vero una reazione c’è stata: se contro i Warriors la partita è stata un calvario di 80 minuti, stavolta al 50′ i verdi erano in vantaggio 11-10. Il punto è che vi sono rimasti solo tre minuti, prima di cedere ancora. Colpisce come la squadra abbia mollato anche di testa, incassando tre mete in pochi minuti nel finale. In generale sta andando tutto storto, ma proprio la difesa (10 mete subite in due partite) a tratti è davvero imbarazzante. Occorre riprendersi e alla svelta, anche perché all’orizzonte ci sono due trasferte, la prima a Parma.
di Damiano Vezzosi
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