Il tecnico, intanto, annuncia turnover per le prossime trasferte in Argentina e Sudafrica. Ma c’è un record da inseguire…
Che gli All Blacks fossero i naturali favoriti del Rugby Championship era risaputo, considerando lo stato di forma alla vigilia delle due nemiche storiche Sudafrica e Australia. Una vittoria così schiacciante del torneo, arrivata matematicamente già con due giornate d’anticipo, non era nei programmi nemmeno di Steve Hansen, che si è detto sorpreso della facilità con cui è arrivato il successo ai microfoni di Sky Sports: “Se me lo aspettavo? Ad essere sincero, no. Avevamo perso molta esperienza e la cosa di cui sono più soddisfatto è come i giocatori hanno sopperito ad essa”, con riferimento a capitan Kieran Read: “La sua leadership ha rafforzato la squadra”. Il ct dei campioni del mondo, inoltre, ha specificato come il processo di rinnovamento della nazionale continuerà nelle due partite in Argentina ed in Sudafrica, poiché “siamo arrivati a quel punto in cui non possiamo rischiare. Non possiamo continuare a far giocare gli stessi giocatori ed aspettarci che facciano le stesse prestazioni”.
Le parole di Hansen, dunque, fanno presagire un turnover più o meno robusto in vista degli impegni contro Pumas e Springboks, in cui potrebbero vedersi diverse facce nuove tra la panchina e il campo. Oltre all’obiettivo di allargare il più possibile la squadra, tuttavia, gli All Blacks hanno le carte in regola per puntare anche al maggior numero di vittorie consecutive della storia, che appartiene già ai kiwi con 17 (stagione 2013/2014); al momento gli attuali neozelandesi sono fermi a 15 e la striscia sempre più che mai aperta.
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