Il rapporto medico ha confermato il decesso del giocatore a causa del violento impatto
Sono passati più di tre anni dalla morte di Viliami Halaifonua, eppure le cause della morte sono state rese note soltanto oggi. A seguito del decesso del giocatore infatti, avvenuto nel luglio 2013 dopo la partita di campionato provinciale neozelandese fra i Takapuna e i Massey, il medico legale che stava seguendo il caso ha espresso il suo giudizio, mediante un rapporto clinico: l’uomo è morto a causa di un trauma cervicale causato da uno scontro di gioco violentissimo.
Parole che, purtroppo, non lasciano spazio di replica e marcano ancora di più l’importanza di un aspetto ormai fondamentale come quello della prevenzione e della tutela immediata a seguito di un impatto dove sia coinvolta la zona della testa: “E’ importante – afferma il dottor Brandt Shortland, come riporta il NZHerald – che appena un atleta subisca una botta nella zona del capo venga fatto uscire dal campo e si faccia scattare il protocollo di sicurezza, altrimenti avremo altri casi come questo in futuro”. Halaifonua infatti, dopo essere stato vittima del tremendo impatto nella seconda parte di gara, era rimasto in campo sino alla fine della partita.
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