Botta e risposta a distanza tra tra i due allenatori. E per l’australiano la sfida agli All Blacks sembra già una missione
La sfida è già lanciata, anche se per uno scontro diretto si dovrà ancora attendere. Intanto, in attesa della partita più attesa, l’ambizione di Eddie Jones di interrompere il dominio degli All Blacks con la sua Inghilterra sta assumendo sempre più i contorni di una vera e propria missione: vuoi per la capacità di rimettere in piedi una nazione a pezzi in così poco tempo, vuoi per l’inconsistenza delle altre due regine dell’Emisfero Sud (vedasi Rugby Championship). E dopo il Grande Slam e le batoste rifilate all’Australia nel giro di quattro mesi, l’unico obiettivo per il ct del XV della Rosa non può che essere lo scalpo dei più forti al mondo.
Forti ma non imbattibili, perlomeno secondo l’ex tecnico del Giappone. “Vogliamo essere i numeri uno, la Nuova Zelanda è la leader ma hanno dei difetti nel loro gioco – ha dichiarato Jones in un’intervista al Guardian – Sono battibili, ho avuto modo di vedere le loro debolezze… e hanno delle debolezze significative. Non ho intenzione di condividerle con voi ora, ma nel 2018 lo farò”. Parlando della sua nazionale, invece, Jones si è detto per nulla stupito delle prestazioni di Farrell&co. in Australia, mentre è convinto che se “l’Inghilterra migliorerà del 3% in ogni area del gioco, dall’essere un’ottima squadra si trasformerà in una grande squadra capace di vincere più trofei”.
La risposta di Steve Hansen (un altro che mediaticamente sa il fatto suo) non è tardata ad arrivare. “Eddie vuole farci sapere che lui è lì fuori ad aspettarci ed ha ragione, no? – ha dichiarato il ct dei campioni del mondo al NZ Herald – Abbiamo delle debolezze, ma tutte le squadre le hanno. Non diventerà un genio nel dire questo. La chiave è riconoscere queste debolezze e fare in modo di correggerle, lavorando tranquillamente”. Le schermaglie sono appena cominciate.
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