La NZRU voleva una modifica del format, ma non ha trovato le risposte che si attendeva
Steve Tew, CEO della Federazione Neozelandese di rugby, se ne va sbattendo i pugni ed essendo molto deluso dall’esito della riunione tenutasi con tutti i membri della SANZAR, che aveva come ordine del giorno quella di una revisione del format del Super Rugby. L’esito però, come riporta planetrugby.com, non è stato quello che Tew si otteneva visto che i rappresentanti di Australia e Sudafrica non si sono dimostrati disponibili ad alcuna modifica: “Siamo delusi dal non aver trovato un accordo con le altre federazioni– ammette – nonostante i nostri tentativi, gli altri interlocutori hanno completamente rinunciato a vedere se fosse possibile trovare qualche punto in comune. Ma in ottica 2018 ci riproveremo. Sono testardo e continuerò a lavorare per questo. Il Super Rugby così presenta solo confusione e diventa un prodotto meno vendibile. Bisogna lavorare soprattutto sulla post season: i playoff non hanno una strutturazione corretta, ma in SANZAR non vogliono fare niente”.
Parole decisissime e chiare quindi quelle di Tew, che certamente non si nasconde mettendo a conoscenza di tutti i problemi palesati dalle franchigie neozelandesi. Chiefs ed Highlanders ad esempio si sono lamentate del fatto che, pur avendo fatto più punti delle squadre con cui poi si sono misurate ai quarti di finale, hanno dovuto disputare un match ad eliminazione diretta fuori casa, mentre i Crusaders si sono ritrovati ad attendere molto tempo prima di scoprire il loro avversario ed andare ad organizzare in maniera difficile una lunga trasferta in Sudafrica.
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