Marco Pastonesi ci presenta gli scatti originali che hanno per oggetto una delle squadre più attive (anche) al di fuori dei campi da gioco
Ritrae ed estrae. Taglia e cuce. Sforbicia e incolla. Abbina e combina. Tenta e ritenta, tra tentazioni tentacolari. E insomma: gioca. Paola Bernabei è, si fa per dire, fotografa. Si fa per dire perché, prima durante e dopo le foto, c’è molto altro: curiosità che diventa osservazione, scoperta che si trasforma in studio, provocazione che si eleva a composizione.
Per lei il rugby è nato come curiosità, è diventato osservazione, scoperta, studio, provocazione e composizione, poi si è fatto viaggio ed esplorazione. Dai Briganti di Librino – e c’è da capirla – è stata folgorata: per la storia, la sfida, l’ambiente, l’esistenza, la resistenza. Finché, a forza di scatti e stacchi, si è inventata un altro modo per farli entrare in campo. Dove il campo non è più quello da gioco, ma quello della vita.
L’effetto è esilarante, eccitante, divertente, ironico, sorprendente. Sì, è vero, Paola Bernabei gioca. Ma chissà se questo è davvero un gioco oppure se – dietro, davanti, sopra, sotto – quello che appare come un gioco è invece profezia, visione, sogno o semplicemente allegria.
di Marco Pastonesi
https://youtu.be/qyurRq5A_XY
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