“All Blacks, Sei Nazioni sono i grandi eventi che già nel 2016 stiamo portando”, il vicesindaco della Capitale dixit
Prima c’era stata la stoccata al premier Matteo Renzi: “Ho visto stamattina giornali e telegiornali, vergognosi servizi sul ritiro della candidatura dei mondiali di rugby 2023. Questa è una vergogna, hanno effettivamente ritirato la candidatura 2023 dei mondiali di rugby, candidatura che noi invece avremmo fortemente sostenuto, è stata ritirata perché è mancato l’impegno e il sostegno del governo Renzi”. A parlare così è il vicesindaco e assessore allo Sport di Roma, Daniele Frongia durante la seduta straordinaria dell’Assemblea Capitolina che ha ufficializzato il suo “no” al sostegno alla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024.
Ora, in politica spesso vale tutto o quasi, le parole sono merce di scambio e di consenso, anche momentaneo, però ieri il vicesindaco della capitale è andato oltre perché dopo l’attacco appena riportato ha voluto metterci il carico. Eccolo: “Invece, con grandissima soddisfazione, invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare ai grandi eventi di rugby internazionale: il 12 novembre è confermato l’evento con gli All Blacks, il Sei Nazioni 2017, questi sono fatti, sono grandi eventi che già nel 2016 stiamo portando e continueremo a farlo anche nel 2017 e negli anni successivi”.
Noi siamo contenti quando il rugby ottiene dei risultati anche di tipo diplomatico/organizzativo e siamo pronti a sostenere ed applaudire chiunque porti a casa simili successi, forse però a Frongia sfugge che il Sei Nazioni si disputa nella Capitale dall’ormai lontano 2000 (e che in tutte le sei nazioni si gioca sempre e solo nelle capitali). Stesso discorso vale per il match con gli All Blacks che, calendarizzato da World Rugby già diversi anni fa, si farà a Roma grazie all’accordo tra FIR e CONI (che gestisce l’Olimpico) e solo in seguito alla mancata concessione dello stadio di San Siro da parte della società che gestisce l’impianto milanese.
https://www.youtube.com/watch?v=WECXZben0pk
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