La Red Army prende il punto di bonus alla mezzora. Brusco passo indietro per il XV del Nord Ovest
LIMERICK – Splende il sole sul Thomond Park, quando le squadre – senza cambi rispetto ai nomi annunciati alla vigilia – scendono in campo agli ordini di Dan Jones (buona la sua partita), alla sua prima direzione di gara in assoluto in Guinness Pro12.
Le Zebre sbagliano la prima touche – D’Apice non si capisce coi compagni – e due minuti dopo Munster è già oltre la linea di meta, con Sweetnam – la difesa italiana, però, manca qualche placcaggio, facendosi infilare troppo teneramente. Bleyendaal trasforma, con l’aiuto del palo, e Munster va sul 7-0. Al 5′, per poco, ancora Sweetnam non propizia la seconda marcatura dei suoi con un’avanzata fermata solo da un recupero perfetto di Johan Meyer ad un palmo dalla linea di meta.
Le Zebre, subìto il colpo, cercano di reagire portandosi nella metà campo avversaria e, se la touche continua a non funzionare, almeno in chiusa il pack riesce a imporsi, conquistando un calcio di punizione che manda Canna dalla piazzola. L’apertura azzurra, da buona posizione, al 10′ non trova i pali e l’occasione sfuma, ma i bianconeri restano sempre in attacco. Non si capisce perché, però, al 12′ scelgano di andare in touche (aspetto su cui hanno già mostrato più di qualche difficoltà) a punire una scorrettezza di Munster in un line-out precedente (Ruzza era riuscito a conquistare il possesso ma un avversario lo aveva ostacolato irregolarmente). Anche questa occasione sfuma per un’altra incomprensione e l’ovale torna in possesso degli avversari. Al 19′ il break di Tommy O’Donnell spacca la difesa italiana, che riesce però a salvarsi, dopo qualche fase, con Padovani e ancora Meyer che impediscono a Casey di schiacciare l’ovale oltre la linea.
Un minuto dopo, Venditti intercetta un (brutto) passaggio di Earls sui 22m italiani e si invola verso la linea di meta, con gli avversari colti assolutamente di sorpresa. L’ala italiana, però, non ha né fiato nè gambe per andare oltre la linea di meta e si fa placcare da Sweetnam in recupero poco fuori i 22m irlandesi.
Munster riparte, tornando nei 22m italiani. Wootton mette in difficoltà ancora una volta la difesa italiana, prima che da una touche nasca la seconda meta della Red Army. Conor Murray recupera l’ovale dalla maul e si infila tra due avversari andando in tuffo oltre la linea al 22′. Bleyendaal trasforma ancora per il 14-0.
Al 28′ arriva la terza meta irlandese con CJ Stander che intercetta un goffo tentativo di calcio di avanzamento di Canna andando a recuperare l’ovale e schiacciandolo sotto i pali, rendendo facilissima la vita di Bleyendaal con la trasformazione. 21-0.
La quarta meta, quella del bonus offensivo, arriva al termine di un’azione strepitosa di Munster, impreziosita da un intercetto, diversi offload e il bellissimo passaggio al piede di Conor Murray per Simon Zebo. Lo utility back irlandese controlla col piede, portandosi l’ovale oltre la linea e schiacciandolo (per la nona volta, nelle ultime sette gare) nell’area di meta italiana. Bleyendaal è ancora perfetto dalla piazzola e, al 31′, Munster ha già raggiunto il suo obiettivo.
Non succede più molto – va registrata un’azione multifase delle Zebre che si ferma sui 5m avversari – e le due squadre vanno a riposo sul 28-0.
La ripresa si apre come si era chiuso il primo tempo, ovvero con Munster in controllo della gara e vicinissimo ancora alla meta – secondo ovale tenuto alto grazie all’intervento decisivo di Meyer, il migliore della franchigia italiana finora. Al 47′ parte un applauso per Peter O’Mahoney, che si alza dalla panchina per il riscaldamento dopo quasi un anno di stop. O’Mahoney entra in campo al 59′, aggiungendo un altro sorriso alla giornata già positiva della Red Army.
Al 52′ l’arbitro si consulta col suo collaboratore prima di mostrare il giallo a Koegelenberg e assegnare la meta tecnica a Munster per placcaggio di Sweetnam, che aveva calciato l’ovale per se stesso e stava andando a recuperarlo. Keatley, entrato da poco in campo, trasforma facilmente per il 35-0.
Poco prima di uscire, Castello salva un’altra meta andando a placcare Murray sull’ala sinistra d’attacco ma le Zebre non riescono più a scrollarsi gli avversari di dosso; nonostante il risultato sia ormai ampiamente acquisito, infatti, Munster continua a giocare la sua partita, senza abbassare il ritmo – che, per onestà, non è mai stato altissimo.
Al 62′, infatti, gli irlandesi vanno ancora in meta con Archer servito da un ottimo passaggio di Keatley, che si infila nella difesa italiana prima di scaricare sul compagno, incaricandosi poi della trasformazione (42-0).
Le Zebre (che al 65′ salutano il debutto di Joshua Furno) hanno, al 71′, almeno un motivo per sorridere oggi, perché la meta di Gabriele Di Giulio non è solo la prima marcata in Irlanda nelle ultime quattro partite, ma porta anche i primi cinque punti a referto in altrettante gare – Canna manca la trasformazione da posizione angolata (42-5).
Non è ancora finita, perché CJ Stander fa ancora in tempo a mettere a segno la personale doppietta al 78‘, servito da un bell’offload del neoentrato Duncan Williams. Keatley trasforma, fissando il risultato sul 49-5 con cui si chiude la gara – le Zebre hanno un’ultima chance, ma Bisegni perde in avanti un passaggio un po’ sballato di Canna e Jones decreta la fine dell’incontro.
Munster: Simon Zebo; Darren Sweetnam, Keith Earls, Jaco Taute, Alex Wootton; Tyler Bleyendaal, Conor Murray; Dave Kilcoyne, Duncan Casey, Stephen Archer; Donnacha Ryan, Darren O’Shea; Billy Holland – capt., Tommy O’Donnell, CJ Stander.
A disposizione: Niall Scannell, James Cronin, John Ryan, Peter O’Mahony, Conor Oliver, Duncan Williams, Ian Keatley, Cian Bohane
Marcatori Munster
Mete: Sweetnam (2′), Murray (22′), Stander (28′, 78′), Zebo (31′), meta tecnica (52′), Archer (62′),
Conversioni: Bleyendaal (3′, 23′, 29′, 32′), Keatley (53′, 63′, 78′)
Punizioni:
Zebre Rugby: Edoardo Padovani, Gabriele Di Giulio, Giulio Bisegni, Tommaso Castello, Giovanbattista Venditti, Carlo Canna, Guglielmo Palazzani, Federico Ruzza, Johan Meyer, Jacopo Sarto, Gideon Koegelenberg, Quintin Geldenhuys (c), Dario Chistolini, Tommaso D’Apice, Andrea Lovotti
A disposizione: Carlo Festuccia, Bruno Postiglioni, Guillermo Roan, Joshua Furno, Derick Minnie, Carlo Engelbrecht, Tommaso Boni, Lloyd Greeff
Marcatori Zebre Rugby
Mete: Di Giulio (71′)
Conversioni:
Punizioni:
di Matteo Mangiarotti
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