In corsa Sudafrica, Irlanda e Francia. E forse, assieme ai cugini francesi…
World Rugby ha confermato le candidature di Francia, Irlanda e Sudafrica per la Rugby World Cup 2023. Dopo il ritiro dell’Italia annunciato nei giorni scorsi (“è mancato il sostegno del Governo, collegato all’assegnazione dei Giochi Estivi 2024”, si legge nel comunicato di World Rugby), restano tre i paesi che si giocheranno l’assegnazione del torneo iridato. “Siamo colpiti dal serio livello di interesse dimostrato dalle federazioni e dai governi del rispettivo paese, che rendono tutte e tre le candidature molto forti – ha dichiarato Bill Beaumont, Chairman di World Rugby – Inizieranno ora le successive fasi di incontro e selezione”. In particolare, sono sette gli obiettivi da rispettare: tra questi, stadi e infrastrutture per un evento di alto livello; un robusto sistema finanziario a sostegno dell’evento; una squadra di eccellenza a livello operativo; un ambiente con stabilità politica e finanziaria; una struttura geografica che faciliti gli spostamenti dei tifosi. L’annuncio del paese ospitante a novembre 2017.
Per l’Italia, forse, una possibile soluzione sarebbe stata appoggiare la candidatura francese ottenendo l’assegnazione magari di un Girone e di un quarto di finale (nel 2003 si “sconfinò” a Cardiff ed Edimburgo): in fin dei conti, un quarto di finale a Roma o Milano ha tutto il suo fascino senza contare che sempre nell’edizione del 2003 cinque dei dieci stadi scelti sul suolo Bleus si trovavano nella vicina regione del sud-ovest dove la palla ovale è più radicata.
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