L’head coach dei Leoni non si nasconde. “Qualcuno sarà imbarazzato guardandosi allo specchio”
EDIMBURGO – “Nel primo tempo abbiamo concesso troppe punizioni, non siamo stati capaci di gestire bene le fasi di possesso e abbiamo concesso agli avversari troppi turnover. Non siamo stati bravi, sufficientemente bravi dal punto di vista tecnico, e loro hanno marcato punti quando dovevano. Sono molto deluso dai nostri primi quaranta minuti di gioco, mentre ad inizio ripresa abbiamo fatto molto meglio ma non puoi permetterti di concedere agli avversari così tanto.”
Non si nasconde coach Crowley, nell’immediato post-partita, analizzando con lucidità la gara – “possiamo discutere di psicologia o altro, ma alla fine quando commetti troppi errori, non sei concentrato e non finalizzi le occasioni create non c’è molto da dire. Edinburgh ha creato le occasioni e ha marcato mete, noi no, nemmeno nel secondo tempo quando abbiamo trovato il varco giusto per due volte e nemmeno allora siamo riusciti a marcare. Può essere confidenza, ma per me bisogna marcare punti quando si creano le occasioni” – e dei suoi giocatori, cui non risparmia critiche – “qualcuno, guardandosi allo specchio questa settimana, sarà imbarazzato (usa “sheepish”) ma è una buona cosa, perché non è accettabile giocare così nei primi quaranta minuti“. “Adesso abbiamo due sfide europee e dobbiamo pensare ‘day by day’, una gara alla volta senza farci condizionare. Ci focalizzeremo adesso sulla prima, ma avremo molti aspetti su cui lavorare in settimana, dal punto di vista tecnico e tattico, dopo la prestazione di stasera.”
“Se togliamo i risultati ottenuti, finora in stagione abbiamo fatto buone cose, soprattutto nelle prime due gare”, chiude Crowley, che ci fa un punto della situazione alla prima pausa stagionale. “La gara contro gli Ospreys fa storia a sé, ma nelle ultime due gare va detto che settimana scorsa potevamo e dovevamo fare meglio, mentre oggi, ripeto, la prestazione del primo tempo è inaccettabile. Questa settimana avremo occasione di discutere seriamente sulla gara (Crowley dice “few strong words”) durante gli allenamenti.”
“Sono state settimane difficili per noi, le ultime sei, ma la cosa importante è la prestazione messa in campo stasera e, soprattutto, l’attitudine dimostrata, l’aver giocato da squadra”, esordisce Duncan Hodge, acting head coach di Edinburgh. “L’ultima meta è stata bellissima proprio perchè arrivata al termine di un’azione corale. Nelle ultime due settimane non abbiamo potuto cambiare molto, ci siamo concentrati su alcuni aspetti e cercato di fare meglio. Già settimana scorsa abbiamo mostrato cose buone, dal punto di vista del gioco di squadra e anche stasera, nonostante i tanti errori, abbiamo confermato quanto buono fatto vedere a Galway. Abbiamo fatto bene in fase di possesso, giocato un rugby ‘positivo’ e anche al breakdown abbiamo fatto buone cose.”
di Matteo Mangiarotti
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