Per la squadra di Hansen arriva la 17a vittoria consecutiva e l’en plein nel torneo
La partita inizia subito ad alti ritmi, con le due squadre che si dimostrano però un po’ troppo fallose. A sbloccare il risultato quindi ci pensa subito Steyn dalla piazzola mentre dall’altra parte del campo Barrett non fa lo stesso: gli Springboks si portano quindi sul 3-0. Gli All Blacks provano a reagire, ma i padroni di casa non indietreggiano alzando il proprio baricentro e aumentando la precisione nei placcaggi. I frutti non tardano ad arrivare per il team di Coetzee. Steyn capitalizza spingendo i suoi sul 6-0.
I neozelandesi sembrano in difficoltà ma non è cosi. Con una lunga azione alla mano orchestrata da Crotty si riversano nuovamente nella metà campo avversaria trovando al largo le gambe di Dagg, che schiaccia l’ovale oltre la linea di meta sbloccando il tabellino per i Tuttineri. Il punteggio si sistema sul 6-5, vista la mancata conversione di Barrett che spedisce la palla sul palo. La contesa rimane piuttosto vivace, i sudafricani pur non combinando molto in attacco si rivelano comunque bravi a cogliere il massimo dalle loro sortite servendo al piede di Steyn opportunità per avanzare o trasformare; tanto che al ventiseiesimo arriva il 9-5.
Sei minuti dopo però, i campioni del mondo passano in vantaggio. E’ TJ Perenara l’autore della (dubbia) marcatura vincente: il mediano di mischia degli oceanici infatti si trascina la palla radente al terreno e con un unico movimento si allunga, quando è a pochi metri dalla linea di meta, trovando la realizzazione che, solo dopo il consulto con il TMO, l’arbitro convalida. Barrett in posizione ravvicinata e centrale non può sbagliare. All Blacks al sorpasso sul 9-12, che è il risultato con cui le due compagini vanno al riposo.
La ripresa si apre con la squadra di Hansen subito aggressiva. Un’azione da oltre venti fasi di gioco porta per la seconda volta nella sfida Israel Dagg a colpire al largo la difesa Springboks. Arriva la terza meta. Lo score si sistema sul 9-17, poichè Barrett è ulteriormente impreciso nel convertire. Sembra possa esserci il punto di rottura del duello, ma l’indisciplina ospite è quantomai inusuale. Il Sudafrica, nella figura di Steyn, comunque ne approfitta per portarsi sul 12-17 e riavvicinarsi. Il match esplode.
Poco prima dell’ora di gioco Lienert-Brown intercetta il calcio di liberazione di Lambie e sul rimbalzo arriva velocissimo Barrett, il quale schiaccia l’ovale in meta. Dall’altra parte però, una nuova trasformazione dell’apertura degli Sprinboks tiene i padroni di casa in linea di galleggiamento, ma solo per qualche minuto: sul restart infatti la Nuova Zelanda riconquista il pallone dando il via ad una corsa rapidissima di Dagg, il quale trova Coles che ha sua volta pesca le gambe vincenti di TJ Perenara per la quarta meta dei vincitori del Rugby Championship. E’ lo strappo decisivo: Sudafrica 15-29 All Blacks.
Da questo momento inizia una lunga girandola di cambi da entrambe le parti, quando si entra poi nell’ultima decina di minuti di gara. A Durban c’è una sola squadra in campo: la Nuova Zelanda. Barrett e la maul guidata dal subentrato Taylor incrementano il numero delle mete. Il gap aumenta vertiginosamente. Si va sul 15-43, con gli Springboks peraltro anche in quattordici a causa del giallo subito da de Jager. Infine Ben Smith e Liam Squire mettono anche loro il timbro nelle praterie della sguarnita difesa avversaria per il 15-57 conclusivo.
Sudafrica: 15 Patrick Lambie, 14 Francois Hougaard, 13 Juan de Jongh, 12 Damian de Allende, 11 Bryan Habana, 10 Morne Steyn, 9 Faf de Klerk, 8 Warren Whiteley, 7 Teboho Mohoje, 6 Francois Louw, 5 Pieter-Steph du Toit, 4 Eben Etzebeth, 3 Vincent Koch, 2 Adriaan Strauss (c), 1 Tendai Mtawarira
A disposizione: 16 Bongi Mbonambi, 17 Stephen Kitshoff, 18 Julian Redelinghuys, 19 Lood de Jager, 20 Willem Alberts, 21 Jaco Kriel, 22 Lionel Mapoe, 23 Willie le Roux
Marcatori Sudafrica
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Morne Steyn (4), Morne Steyn (17), Morne Steyn (26), Morne Steyn (49), Morne Steyn (58)
Nuova Zelanda: 15 Ben Smith, 14 Israel Dagg, 13 Anton Lienert-Brown, 12 Ryan Crotty, 11 Waisake Naholo, 10 Beauden Barrett, 9 TJ Perenara, 8 Kieran Read – captain, 7 Matt Todd, 6 Jerome Kaino, 5 Samuel Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Dane Coles, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Codie Taylor, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumuina, 19 Liam Squire, 20 Ardie Savea, 21 Tawera Kerr-Barlow, 22 Lima Sopoaga, 23 George Moala
Marcatori Nuova Zelanda
Mete: Israel Dagg (21), TJ Perenara (32), Israel Dagg (43), Beauden Barrett (54), TJ Perenara (60), Beauden Barrett (70), Codie Taylor (73), Ben Smith (76), Liam Squire (80)
Conversioni: Beauden Barrett (32), Beauden Barrett (61), Beauden Barrett (71), Lima Sopoaga (73), Lima Sopoaga (76), Lima Sopoaga (80)
Punizioni:
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