Gli scozzesi (Leo Sarto titolare) rincorrono la prima qualificazione. Tom Youngs capitano dei Tigers
EDIMBURGO – I Glasgow Warriors hanno chiuso l’ultima edizione della Champions Cup con un successo, prestigioso, sul Racing 92, superando 22-5 i francesi – che visiteranno lo Scotstoun Stadium il 16 dicembre prossimo – al Rugby Park di Kilmarnock. Quella gara, però, era inutile ai fini della classifica, ancora prima di essere giocata, perchè il Racing 92 era già qualificato per i quarti di finale mentre gli scozzesi, ancora una volta, vedevano la loro avventura europea infrangersi contro le “colonne d’Ercole” della fase a gironi. Mai, infatti, i Warriors sono riusciti ad accedere alla fase ad eliminazione diretta della massima competizione europea per club e stasera, contro i Leicester Tigers, cominceranno l’ennesima rincorsa, l’ultimo tentativo per Gregor Townsend di scrivere un’altra pagina di storia del club prima di passare alla guida della nazionale scozzese in estate. Nel 2015, prima di trionfare a Belfast nella finale di Guinness PRO12, i Warriors hanno visto il loro sogno europeo infrangersi al Rec di Bath, con una sconfitta difficile da digerire (due mete tecniche per i Termali e qualche errore di troppo, soprattutto in difesa, degli scozzesi), mentre lo scorso anno le due sconfitte contro Racing 92 e, soprattutto, Northampton Saints in casa avevano, di fatto, chiuso i giochi già ben prima di Natale.
La settimana che porta alla gara è stata segnata dalla notizia del rinnovo del contratto di Stuart Hogg, uno dei migliori giocatori scozzesi attualmente in attività e uno dei pochissimi, se non l’unico, che per molti addetti ai lavori potrebbe partire titolare nel primo Test con la maglia dei British and Irish Lions in Nuova Zelanda la prossima estate. Nel frattempo, ‘Hoggy’ si concentra sulla gara di stasera, in cui è stato inserito ancora una volta estremo nel XV titolare a formare con l’italiano Leonardo Sarto e Rory Hughes il triangolo allargato. Sam Johnson viene preferito a Mark Bennett al centro, con il trequarti della Scozia che siede in panchina. Nel pack, il rientro di Gray – con lo spostamento di Harley in terza linea – dà più profondità e consente a Fraser Brown di tornare ad occupare il ruolo a lui più congeniale di tallonatore, al centro della prima linea dove Gordon Reid, che lo affiancherà, festeggerà l’ingresso nel club dei Centurions dei Warriors.
Le due squadre si sono affrontate in Europa cinque volte, con i Tigers vittoriosi in quattro occasioni, ma l’ultima sfida risale al gennaio 2001 (41-26 a Welford Road). Una vita fa, si potrebbe dire, anche perchè è difficile che stasera gli inglesi riescano ad infliggere un passivo di 71 punti di margine, come accaduto nel primo scontro diretto, risultato che resta, rispettivamente, il migliore e peggiore in Europa dei due club. I Warriors si affideranno anche al piede di Finn Russell, che parte in mediana al fianco di capitan Pyrgos, per cercare di superare quota 2,000 punti in Europa – al momento i Glaswegians hanno marcato 1,990 punti in 103 gare disputate.
I Tigers salgono in Scozia avendo chiuso la prima parte di Aviva Premiership al quarto posto in classifica, con quattro successi (ultimo, con bonus, contro i Worcester Warriors) e due sconfitte (in casa contro gli Wasps e in trasferta contro i Sale Sharks, ma a Newcastle i Tigers hanno rischiato molto, battendo i Falcons di un solo punto), a sei punti di distacco dai Saracens. I Tigers hanno marcato 18 mete, subendone però 16, e hanno una differenza punti positiva (+33, con 172 punti messi a segno e 139 concessi agli avversari); nella scorsa stagione, in Europa, hanno vinto piuttosto agevolmente il loro girone – che comprendeva Munster e il Benetton Treviso, oltre allo Stade Français di Sergio Parisse che hanno affrontato e battuto anche nel quarto di finale casalingo. La corsa delle Tigri si è fermata in semifinale di fronte al Racing 92, che il 24 aprile scorso è andato a vincere al City Ground di Nottingham. Assente per infortunio Michele Rizzo, che è stato anche tolto dalla lista europea del club, Cockerill si affida all’esperienza di capitan Tom Young per guidare una squadra sempre pericolosa e con buone individualità, come il gallese Owen Williams che parte titolare – Freddie Burns in panchina – in coppia con Ben Youngs in mediana.
Arbitro della gara (kick off 7.45pm locali, le 20:45 in Italia) sarà il francese Mathieu Raynal. Previsto cielo coperto, 10°C e vento a 11mph; sarà la prima gara europea giocata sul nuovo terreno sintetico dello Scotstoun Stadium, esaurito in ogni ordine di posto (7,351 spettatori).
Si giocano in serata anche quattro partite di Challenge Cup: Grenoble-Lione, Ospreys-Newcastle, Dragons-Brive e Bristol-Cardiff.
Glasgow Warriors: Stuart Hogg; Leonardo Sarto, Alex Dunbar, Samuel Johnson, Rory Hughes; Finn Russell, Henry Pyrgos (c); Gordon Reid, Fraser Brown, Zander Fagerson, Tim Swinson, Jonny Gray, Robert Harley, Ryan Wilson, Josh Strauss
A disposizione: Pat MacArthur, Alex Allan, Sila Puafisi, Matt Fagerson, Lewis Wynne, Ali Price, Mark Bennett, Sean Lamont
Leicester Tigers: Telusa Veainu; Adam Thompstone, Matthew Tait, Matt To’omua, Tom Brady; Owen Williams, Ben Youngs; Ellis Genge, Tom Youngs (c), Dan Cole, Dom Barrow, Graham Kitchener, Michael Fitzgerald, Brendon O’Connor, Lachlan McCaffrey
A disposizione: Harry Thacker, Logovii Mulipola, Greg Bateman, Ed Slater, William Evans, Sam Harrison, Freddie Burns, Peter Betham
di Matteo Mangiarotti
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